Scoppia il '48
La Guardia civica e il Battaglione della speranza
Italia è attraversata da moti insurrezionali, il re di Sardegna dichiara guerra all'Austria. Anche a Imola, che fa parte dello Stato pontificio, spira il vento della rivoluzione e la città si "prepara all'azione" con la Guardia civica e il Battaglione della Speranza. La Guardia civica, voluta nel luglio 1847 da papa Pio IX, è una milizia cittadina per la tutela dell'ordine pubblico all'interno della città. Sono reclutati i cittadini dai 21 ai 60 anni: lo stato maggiore è composto da possidenti e professionisti, i battaglioni da artigiani e coloni. Nel Battaglione della Speranza i giovani dagli 11 ai 13 anni giocano alla guerra e vengono preparati alla guerra: nel giugno 1848 sono aperte le iscrizioni al Battaglione rivolte agli adolescenti imolesi, ma sono esclusi "tutti quei giovanetti che mendicassero per le strade, che fossero scostumati". È una scuola militare per abituare i giovani alla disciplina e alla subordinazione, ma anche "ai diversi movimenti del corpo, alle marcie". Solo agli allievi più abili ed esperti vengono dati "schiopetti di legno, onde far loro conoscere il maneggio dell'armi".