Giulia Cavallari
Imola 5 marzo 1856 - Bologna 6 novembre 1935
Figlia di un impiegato, di famiglia istruita ma non benestante, Giulia Cavallari, dopo avere frequentato le scuole a Imola, nel luglio 1876 è la prima donna a superare gli esami di ammissione al secondo anno del liceo Galvani di Bologna, presso cui si diploma nel 1878, prima alunna diplomata al liceo bolognese. Iscritta alla Facoltà di Filologia, si laurea in Lettere il 16 giugno 1882, lo stesso giorno in cui si laurea Giovanni Pascoli: è la prima donna laureata all’Università di Bologna. L’anno successivo consegue la laurea in Filosofia e viene scelta da Carducci, suo insegnante all’Università e sempre presente nei momenti di difficoltà, come istitutrice della figlia Libertà, detta Tittì. Ottiene un incarico di insegnamento a Roma nella scuola di superiore femminile Erminia Fuà Fusinato, che lascia nel 1886 per ritornare a Bologna dove sposa Ignazio Cantalamessa, primario all’ospedale Maggiore e docente universitario, e dal quale ha una figlia, Laura.
Ritorna al mondo della scuola dopo la morte del marito: nel 1896 ottiene l’incarico di direttrice della scuola d’arti e mestieri Regina Margherita, fondato l’anno precedente dopo una lunga gestazione a cui partecipano enti tra cui la Società operaia femminile e il Comitato di propaganda per il miglioramento delle condizioni della donna; nel 1899 si trasferisce a Torino alla direzione dell’Istituto nazionale per le figlie dei militari italiani Villa della Regina, incarico che tiene per trent’anni. La figlia Laura si laurea in medicina, si specializza in pediatria in Baviera, e si stabilisce a Bologna, dove la madre la raggiunge di frequente, e dove, durante la Grande guerra, appoggia e sostiene l’istituzione degli asili per i figli dei richiamati al fronte.
Già prima della laurea Giulia Cavallari svolge l’attività di conferenziera, anche su temi relativi alla dignità della donna; aderisce al Comitato di propaganda per il miglioramento delle condizioni della donna attivo dal 1890 al 1893. A un suo ruolo attivo nella società in un’ottica di assistenza benefica di stampo laico e ottocentesco e all’impegno educativo professionale, nel tempo affianca una prolifica attività di scrittura letteraria, compone versi, brevi testi teatrali per l’intrattenimento delle alunne, ricordi e scritti d’occasione.
Le notizie che si trovano in Biblioteca su Giulia Cavallari sono concentrate nel 1910, perché in questo anno è insignita del diploma regio di benemerenza con facoltà di fregiarsi delle medaglia d’argento per gli alti servigi resi come direttrice dell’Istituto nazionale per le figlie dei militari Villa della Regina di Torino.
Bim, Giulia Cavallari Cantalamessa
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