Antonio Maria Valsalva (Imola, 17 gennaio 1666 – Bologna, 2 febbraio 1723), dopo gli studi presso i Gesuiti di Imola, frequenta i corsi dell’Università di Bologna, divenendo uno degli allievi prediletti di Marcello Malpighi.
Profondo studioso di anatomia umana, medico clinico e chirurgo, nutre particolare attenzione nel trattamento dei malati di mente. Per venticinque anni presta la sua opera negli ospedali bolognesi, alternandola all’attività di insegnamento dell’anatomia presso l’Università, incarico che mantiene fino alla morte. È in contatto con i più illustri medici e scienziati europei del tempo ed ha come allievo il forlivese Giambattista Morgagni, suo primo biografo. Per lungo tempo è presidente dell’Accademia delle scienze dell’Istituto di Bologna e, insieme a Malpighi, è cooptato nella prestigiosa Royal Society.
I suoi importanti contributi all'otorinolaringoiatria furono diffusi nel De aure humana tractatus (1704), corredato da numerose e ammirate incisioni anatomiche e destinato a diventare un’opera imprescindibile per gli studi sull’orecchio.
Valsalva è altresì rinomato in ambito clinico per avere ideato la manovra di espirazione forzata a epiglottide chiusa conosciuta come “manovra del Valsalva”.
A Imola l’illustre scienziato ha dato il nome nel 1897 alla Scuola tecnica comunale. Successivamente gli è stata intitolata la scuola secondaria di primo grado, oggi in via Guicciardini.

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La Biblioteca comunale di Imola ricorda la figura di Antonio Maria Valsalva con un breve percorso espositivo all'ingresso della Biblioteca, visitabile dal 2 al 16 febbraio, nel quale sono visibili due edizioni del De aure humana tractatus, autografi, incisioni, ed inoltre libri e opuscoli contenenti alcuni studi di approfondimento sulla sua figura ed opera pubblicati in occasione del secondo centenario della morte (1923) e nel terzo centenraio della nascita (1966).