Vittorio Fiorentini (Imola, 7 luglio 1916 - Imola, 28 luglio 2012) è stato un architetto attivo dalla metà degli anni Quaranta all'inizio degli anni Novanta del Novecento, in particolare a Bologna e a Imola.
Dopo il diploma di maturità conseguito all'Accademia di Belle Arti e Liceo artistico di Bologna nel 1936, si laurea in Architettura all'Università degli Studi di Firenze nel 1944. A partire dall'anno scolastico 1945-46 fino all'anno scolastico 1953-54 è docente di Topografia e disegno all'Istituto tecnico agrario Scarabelli di Imola. Nell'immediato secondo dopoguerra, affianca all'insegnamento, la libera professione.
I primi progetti sono legati agli aspetti di ricostruzione post bellica della città di Imola e delle frazioni limitrofe. Vince i bandi di concorso indetti dal Comune di Imola sia per il piano di ricostruzione della città sia per il completamento del Centro cittadino. Il centro storico e la sistemazione delle tre piazze principali della città (piazza Matteotti, piazza Caduti per la libertà - conosciuta come piazzetta del carbone - e piazza Gramsci) costituiscono un tema su cui Fiorentini ritornerà in diverse occasioni nella sua carriera sino agli Novanta del Novecento, quando in città si dibatte animatamente in merito alla spostamento del Monumento ai Caduti della Grande guerra da piazza Matteotti.
Fiorentini ha svolto la sua attività professionale nel campo dell'urbanistica, dell'edilizia scolastica, dell'edilizia sanitaria, dell'edilizia per il credito, dell'edilizia alberghiera, dell'edilizia religiosa, dell'edilizia civile (abitazioni private, negozi, uffici) e di costruzioni relative ai servizi automobilistici di linea (autostazioni e autorimesse).
Ha lo studio professionale sia a Imola che a Bologna, città che costituiscono le aree in cui è stato principalmente attivo e presente. Realizza inoltre anche progetti in altre aree della regione, in Veneto e in Lombardia. Nell'ambito dell'edilizia civile Fiorentini lavora a Bologna, in particolare negli anni Cinquanta e Sessanta del Novecento chiamato da società immobiliari; a Imola lavora soprattutto su committenza di privati cittadini.
Tra il 2001 e il 2002 cura la stesura del libro "Dal Palazzo della Signoria al Palazzo Sersanti" (Imola, La Mandragora 2002).
Tra i collaboratori più stretti figura l'ingegnere Eolo Cremonini, con il ruolo di calcolatore delle strutture in cemento armato. Lo stesso Fiorentini ricorda inoltre che, esclusa la direzione dei lavori da lui sostenuta, si è potuto avvalere del lavoro di ottimi collaboratori.

Fondo archivistico

Archivio Vittorio Fiorentini, bb. 81, cartelle, 3, album 1, rotoli 298 e 1 plastico (1944-2004): documentazione prodotta e acquisita dall'architetto Vittorio Fiorentini nello svolgimento della sua attività professionale, tavole di progetto in copia eliografica e su lucido, tavole di disegni con i calcoli per le strutture in cemento armato, disegni, schizzi a inchiostro o matita su carta e su lucido, carteggio, capitolati d'appalto, computi metrici estimativi, analisi ed elenchi dei prezzi, preventivi di spesa, stati di avanzamento lavori, relazioni tecniche e illustrative, documentazione contabile, materiale fotografico, stampati.
L'archivio comprende anche gli elaborati grafici prodotti dall'architetto Fiorentini durante gli anni di frequenza alla Regia Accademia di Belle Arti e Liceo Artistico di Bologna e all'Università di Firenze. È presente inoltre, in misura minore, documentazione di carattere personale.

Provenienza: dono della nipote Matilde Mazzolani, 2020.

Strumenti di ricerca

Archivio Vittorio Fiorentini, Inventario, a cura di Angelica Barberini, Margherita Beggi, Jessica Pagani (Archimedia), 2023. Consulta l'inventario on line

Consultabilità

La consultazione della documentazione dell'Archivio Vittorio Fiorentini è su prenotazione.