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documentazione: ml. 5350 (1844-2005)

consultabile previo accordo con il responsabile


Azienda Unità Sanitaria Locale (AUSL) di Imola (1994-)

L’Azienda Unità Sanitaria Locale (AUSL) di Imola, ente dotato di personalità giuridica e autonomia amministrativa, contabile, tecnica, a seguito della delibera 2450/94 della Giunta Regionale dell’Emilia Romagna dal 1 luglio 1994 subentra alla Unità Sanitaria Locale (USL) n. 23 di Imola. Costituita da un insieme di servizi e uffici sanitari e amministrativi, l’AUSL eroga prestazioni sanitarie di prevenzione, cura, riabilitazione e medicina legale nell’ambito territoriale di propria competenza, secondo i livelli essenziali di assistenza (LEA) definiti dalla normativa vigente. L’AUSL di Imola svolge la sua attività nel comprensorio imolese e precisamente nei comuni di Imola, Castel San Pietro Terme, Castel Guelfo, Dozza, Mordano, Casalfiumanese, Borgo Tossignano, Fontanelice, Castel del Rio e, dal 2003, Medicina.

Ospedale Santa Maria della Scaletta (1272-1802) Ospedale civile (1802-1971)

Nel 1275 a Imola il movimento dei Flagellanti costruisce un edificio destinato ad accogliere i malati della città e dei sobborghi. Il nucleo originario subisce nel 1409 e nel 1488 due processi di unificazione con altri sette ospedali. Nel linguaggio popolare già dalla fine del XIV secolo il complesso prende il nome di ospedale “Santa Maria della Scaletta”. La dedicazione della Scaletta sembra essere legata alla scala, simbolo della passione del Cristo. Il complesso è sottoposto ad un nuovo processo di ampliamento a partire dal 1782 grazie all’intervento del vescovo Carlo Bandi. Durante la dominazione napoleonica, il complesso ospedaliero di Imola prende la denominazione di civile. Istituita nel 1859 la Congregazione di carità l’amministrazione dell’ospedale passa a quest’ultima. Con la legge 3 giugno 1937, le Congregazioni sono soppresse e il loro patrimonio e le loro attribuzioni sono trasferiti agli Enti Comunali di Assistenza. Tale legge prevede, inoltre, per le istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza con fini diversi dall’assistenza generica, immediata e temporanea, la possibilità di una amministrazione autonoma. In applicazione di detta legge, nel 1938, vengono istituiti a Imola sia l'Ente Comunale di Assistenza sia l'Amministrazione degli Ospedali e Istituzioni Riunite d’Imola che eredita i seguenti enti in precedenza gestiti dalla Congregazione: Ospedale Civile, detto Ospedale S. Maria della Scaletta, Ospizio Cronici, Eredità Fontana, Opera pia Istituto di maternità, Opera pia Buon pastore, Orfanotrofi maschile e femminile. Tale situazione non cambia sino al 1971 allorché è istituito l’Ente ospedaliero a seguito della legge 12 febbraio 1968, n. 132.

Ente ospedaliero (1971-1980)

L’Ente Ospedaliero, istituito nel 1971 mediante decreto del presidente della Regione, in attuazione della legge 12 febbraio 1968, n. 132, gestisce l’Ospedale Civile e l’Ospedale Psichiatrico. Nel 1981, in seguito alla nascita del Servizio Sanitario Nazionale, istituito con la legge 23 dicembre 1978, n. 833, l’Ente ospedaliero viene sostituito dalla Unità Sanitaria Locale n. 23 di Imola.

Unità Sanitaria Locale 23 di Imola (1981-1994)

Le Unità Sanitarie Locali (USL) sono un’insieme di servizi e uffici sanitari e amministrativi attraverso cui il Servizio Sanitario Nazionale svolge i propri compiti di assistenza sanitaria in un determinato ambito territoriale. Il funzionamento delle USL è regolato da leggi regionali. A Imola dal 1981 al 1994 è attiva l’Unità Sanitaria Locale (USL) n. 23 di Imola.

Asilo psichiatrico (1844-1880)

Quando nel 1841 Cassiano Tozzoli (Imola, 1785-Imola, 1863, medico) viene nominato direttore amministrativo e sanitario dell’ospedale, il reparto psichiatrico presso l’ospedale era un ambiente malsano, senza assistenza medica specifica e poteva ospitare solo 14 pazienti. Il nuovo direttore si dedica perciò alla costruzione di un nuovo stabile più funzionale e capace di ospitare 80 pazienti. Questo nuovo ospedale, chiamato Asilo psichiatrico, viene inaugurato nel 1844.

Manicomio centrale o Santa Maria della Scaletta (1880-1897)
Manicomio provinciale di Bologna in Imola (1897-1926)
Ospedale psichiatrico provinciale Luigi Lolli (1926-1980)

Nel 1862 il nuovo direttore dell’ospedale Luigi Lolli (Riolo Terme, 1819-Imola, 1896, medico) avverte l’inadeguatezza dell’Asilo psichiatrico, vista la crescente richiesta di posti letto. Decide così di edificare un nuovo manicomio i cui lavori di costruzione iniziano nel 1869 e vengono portati a compimento nel 1880. La nuova struttura, chiamata Manicomio centrale o Santa Maria della Scaletta può ospitare fino a 800 malati. Anche i posti letto del nuovo manicomio si rivelano ben presto insufficienti e si decide pertanto la costruzione di un nuovo Ospedale psichiatrico detto dell’Osservanza la cui costruzione termina nel 1890. Dopo la morte del Lolli nei due manicomi non più ben amministrati si creano situazioni di degrado degli ammalati e degli ambienti. La Congregazione di carità decide così di vendere i due stabili: il centrale adiacente all’Ospedale di Santa Maria della Scaletta e la struttura di complemento detta dell’Osservanza. La provincia di Bologna compra nel 1897 solo la sede centrale. Si crea così a Imola una singolare situazione con la presenza nella città di due manicomi di proprietà, personale e pazienti di provenienza diversa. Nel manicomio centrale che viene chiamato Manicomio provinciale di Bologna in Imola sono ricoverati i pazienti provenienti dalla sola provincia di Bologna.

Manicomio dell’Osservanza (1890-1971)

Il Manicomio dell’Osservanza viene costruito nel 1890 in seguito al bisogno crescente di posti letto del Manicomio centrale. Quando nel 1897 si decide la vendita delle due strutture, l’Osservanza rimane di proprietà imolese e in essa sono ricoverati i pazienti provenienti da tutte le province, esclusa quella di Bologna. Nel corso degli anni, l’Osservanza, dovendo ospitare un numero sempre maggiore di pazienti, subisce lavori di ampliamento. Nel 1971 con l’istituzione dell’Ente ospedaliero, la gestione del Manicomio dell’Osservanza passa al neonato Ente.

Archivio Azienda unità sanitaria locale di Imola

estremi cronologici: 1844-2005

consistenza e sviluppo lineare: regg. 3064, bb. 29761, fascicoli 5920, carpette 71, mazzi 202, scatole 1966 pari a ml. 5350

documentazione: presso singoli servizi e/o uffici si individuano i seguenti nuclei documentari:

Dipartimento servizi amministrativi. Servizio affari generali, regg. 897, bb. 1459, mazzi 1 (1871-2000): statuti e regolamenti; delibere e protocolli; carteggio amministrativo; miscellanea. Area del personale, regg. 1070, bb. 1403, mazzi 2, scatoloni 39, ml. 1,57 (1912-2000): carteggio; concorsi; contabilità; miscellanea. Servizio attività tecniche (SAT), bb. 575 (1962-1999): carteggio amministrativo; contabilità; lavori pubblici. Ragioneria-Sezione operativa dipartimento economico finanziario (SODEF), regg. 712, bb. 7190 (1886-1999): carteggio; contabilità; sovvenzioni per le cure termali; miscellanea.

Presidio ospedaliero di Imola. Direzione sanitaria, regg. 79, bb. 652, carpette 5, mazzi 176, scatoloni 882 (1983-2000): carteggio amministrativo; personale; contabilità; spedalità. Cartelle cliniche, bb. 11986, regg. 110, scatoloni 18, ml. 2,60 (1918-2001): cartelle cliniche; registri operatori e di pronto soccorso; referti radiologici. Farmacia, regg. 37, bb. 473, fascc. 20, scatoloni 138 (1972-1997).

Distretti. Medicina di base, bb. 2000, scatoloni 661 (1978-2001): personale; centro unico di prenotazione (CUP); documentazione sanitaria relativa a cittadini stranieri, all’esenzione dal ticket, alle prescrizioni dei medici; matrici di ricettari. Dipartimento salute della donna e dell’infanzia, bb. 109 (1974-2000). Servizio tossicodipendenze (Ser.T), regg. 7, bb. 87 (1990-2001): amministrazione; personale; documentazione sanitaria. Genetica medica bb. 226 (1984-1999): carteggio amministrativo; documentazione sanitaria. Unità operativa medicina riabilitativa (UOMR), regg. 2, fascc. 59000, mazzi 2, scatoloni 4 (1990-2001): amministrazione; documentazione sanitaria. Dipartimento di prevenzione, regg. 12, bb. 213 (1970-1998): carteggio amministrativo. Servizio di igiene pubblica, regg. 15, bb. 647, scatoloni. 20, ml. 54 (1945-1998): carteggio amministrativo. Servizio veterinario, regg. 13, bb. 504, scatoloni 33, ml. 3,5 (1967-1998): carteggio amministrativo. Servizio di Prevenzione e sicurezza nell’ambiente di lavoro, bb. 311 (1970-1998): carteggio amministrativo. Dipartimento di salute mentale: Manicomio centrale, bb. 230 (1844-1994); Manicomio dell’Osservanza, regg. 110, bb. 1358 (1846-1996).

Polo formativo. bb. 338, carpette 17, schedari 4 (1987-2001): corsi per infermieri, terapisti, addetti all’assistenza di base.

storia archivistica: l’archivio si configura come archivio unico. L'Archivio dell'Azienda USL di Imola comprende anche documentazione di enti ospedalieri e assistenziali che hanno preceduto l'Azienda USL.

documentazione correlata: documentazione degli enti assistenziali e ospedalieri cittadini (2650 pezzi circa per uno sviluppo di ml. 160 circa, XIV-XX secolo), si trova presso la Biblioteca comunale-Archivio storico comunale di Imola. In particolare si tratta di documentazione prodotta dall’ Ospedale di Santa Maria della Scaletta, bb. 148, regg. 823, mazzi 21, cartella 1 (1335-1944), dal Brefotrofio, bb. 233, regg. 699, mzz. 20 (1273-1968), dagli Ospedali psichiatrici, bb. 67, regg. 71 (1812-1938) e dalla Congregazione di carità, bb. 102, regg. 457 (1802-1935).

bibliografia: Regolamenti per il venerabile Ospitale d'Imola, Imola, da F. Dal Monte Casoni stamp. vescovile, 1818; A. G., Manicomio in Imola, in "L'Utile Dulci", 2, 1843, n. 32, pp. 263-264; L. Lolli, Il manicomio d'Imola. Monografia presentata all'Esposizione emiliana, Imola, Galeati, 1888; L. Lolli, Origine e fondazione del manicomio d'Imola, Imola, Galeati, 1890; La Congregazione di carità e i suoi istituti, in Comune di Imola. Rassegna dell’attività comunale in sei anni di regime fascista edita in occasione della visita dei Reali d’Italia 13 giugno 1928, Imola, Galeati, 1928, pp. 95-113; Nel VII centenario dell'ospedale civile, Imola, Galeati, 1966; N. Galassi, Gli ospedali psichiatrici nella vita imolese, in Iomla come Imola, Bologna, Cappelli, 1968, pp. 155-172; N. Galassi, Dieci secoli di storia ospitaliera a Imola, Imola, Galeati, 1970; Nuovo ospedale S. Maria della scaletta di Imola, Imola, USL 23, 1989; Il centro di rianimazione e terapia intensiva del nuovo ospedale S. Maria della Scaletta di Imola, Imola, USL 23, 1990; La città proibita. Nascita e fine dell’Ospedale Psichiatrico di Imola (1844-1994), Imola, Galeati, 1994; La città dei matti non esiste più, in "Sabato sera", 36, 1997, n. 3, pp. 5-12.


Barbara Menghi Sartorio 2002