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La guerra mondiale alterò in profondità il quadro percettivo di milioni di persone: non solo emersero a livello di massa disturbi psicologici prima trattati per lo più come singoli casi clinici, ma a mutare furono le basi stesse dell'esperienza quotidiana. Le superstizioni, il valore del tempo e degli oggetti, i miti, le credenze fecero emergere un sostrato antropologico remoto, che la civiltà del progresso aveva creduto di poter confinare per sempre nel retroterra delle nazioni evolute.

Incontro organizzato in occasione della mostra documentaria Follia di guerra. Militari in manicomio nel primo conflitto mondiale, in Biblioteca fino al 2 febbraio 2019.

Con Roberto Balzani (Università di Bologna), presidente IBC Regione Emilia-Romagna.

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Ultimo aggiornamento

30-01-2023 10:01