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È l'estate del 1938. Nissim è un ebreo greco, da pochi anni trasferitosi in Italia. Le sue innate capacità gli hanno concesso di raggiungere la tranquillità economica. L'apice del suo successo è una casa di mattoni rossi, che sorge nella via più elegante di Riccione, di fronte alla spiaggia e, soprattutto, a pochi metri dalla villa dell'uomo più inavvicinabile dell'epoca: il Duce. Mentre l'estate prosegue fra feste, ricevimenti, vita di spiaggia, l'atmosfera, per gli ebrei, comincia a farsi pesante. Una vicinanza così evidente di una famiglia di ebrei vicino alla residenza di Mussolini e della sua famiglia è decisamente inopportuna. Così, sempre più insistenti iniziano le pressioni degli sgherri del regime sul povero Nissim affinché venda la villa. Resiste disperatamente, finché le leggi razziali non cadono, come una mannaia, anche su Nissim...


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Ultimo aggiornamento

30-01-2023 10:01