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Paolo Schweitzer Santarcangeli, ebreo nato a Fiume nel 1909, era ricercato dalle truppe nazi-fasciste. Dopo il carcere a Fiume e il confino a Tortoreto e Perugia, giunse a Imola e don Giulio Minardi lo nascose nelle cantine della chiesa del Carmine fino all’aprile del 1945. Con la Liberazione collaborò alla realizzazione della Costituzione Italiana e dopo un’esperienza alla Olivetti, nel 1969 costituì l’Istituto e la Cattedra di Lingua e Letteratura ungherese all’Università di Torino. Icona della letteratura fiumana-ungherese, scrisse innumerevoli libri e saggi.
Don Giulio Minardi gestì con audacia, negli ultimi due anni della seconda guerra mondiale, una variegata comunità composta da oltre 250 rifugiati da lui battezzata una vera “Arca di Noè”.

Mauro Casadio Farolfi, nato ad Imola, ha svolto per anni attività di comunicazione ed organizzazione eventi.

L’autore conversa con Fabrizio Tampieri, editore, e Johnny L. Bertolio, Università di Torino.

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Ultimo aggiornamento

29-03-2024 08:03