Cos'è
La storia degli avvenimenti che hanno visto unite Milano, Dozza e Imola nel difendere dagli orrori dell’ultimo conflitto bellico le opere d’arte che ancora oggi si possono ammirare nei loro rispettivi luoghi.
Si dovette trovare un ricovero per le opere d’arte inviate dalla Regia Soprintendenza alle Gallerie di Milano: le opere della Regia Pinacoteca di Brera di Milano, della Pinacoteca Ambrosiana di Milano, della diocesi di Milano e del Museo Poldi Pezzoli di Milano, oltre le opere d’arte di Imola.
Al centro della vicenda compaiono il direttore della Biblioteca di Imola Antonio Toschi, il Rettore del Seminario della Diocesi di Imola, don Vincenzo Brunori, il soprintendente alle Regi Gallerie di Bologna Antonio Sorrentino, il soprintendente alle Regie Gallerie di Milano, Guglielmo Pacchioni, la mitica ispettrice Fernanda Wittgens di Milano e i custodi del Seminario estivo Diocesano di Monte del Re di Dozza.
Essendo il centro storico di Imola troppo vicino alla stazione ferroviaria si scelse, molto probabilmente su suggerimento di don Vincenzo Brunori, il Seminario estivo della Diocesi di Imola.
Con i continui bombardamenti degli Alleati prima, e la ritirata delle truppe germaniche dopo, il luogo del ricovero delle opere d’arte, Dozza, divenne non più sicuro.
Furono non poche le preoccupazioni di chi doveva rendere sicuro la custodia delle opere d’arte.
Non ci si preoccupava solo per i continui bombardamenti, ma soprattutto per una probabile deportazione delle opere d’arte da parte dei tedeschi in ritirata. Sicché dalla Regia Soprintendenza di Milano arrivò l’ordine di spostare parte delle opere d’arte dal Seminario estivo di Dozza di Monte del Re presso alcune ville di privati, ma sempre a Dozza.
Per tenere lontano i tedeschi dal Seminario don Vincenzo Brunori escogitò uno stratagemma, disse loro che l’edificio godeva dell’extraterritorialità, apparteneva allo Stato del Vaticano; saranno gli stessi tedeschi a consigliargli di esporre la bandiera dello Stato Pontificio.
A cura della Cooperativa Andrea Costa.
L’incontro sarà introdotto da
Gianluca Sacchi, Coop. Andrea Costa
Giacomo Gambi, Assessore alla cultura del Comune di Imola
Rodolfo Ortolani, Presidente Fondazione Cassa di Risparmio di Imola
Interverranno insieme all’autore
Rinaldo Falcioni Inquadramento storico
Diego Galizzi, Direttore Musei di Imola Presentazione delle opere salvate
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