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Da parte dei Comandi militari e del Governo italiano in primo luogo, sui “vinti di Caporetto” era sceso un troppo lungo silenzio sui soldati italiani prigionieri di guerra, come se essi dovessero essere vinti una seconda volta e destinati per sempre all’oblio. Rimaste sepolte per molti anni negli archivi familiari, nei diari e nelle memorie, ora queste vicende hanno ripreso voce e raccontano i pensieri, le azioni, i sentimenti dei prigionieri.

L’incontro è realizzato in occasione della esposizione Prigionieri italiani nella Grande Guerra (1915-1918), Sala Annunziata, 3-10 novembre 2019.

Carlo Perucchetti, musicista, già professore d’orchestra della Filarmonica Toscanini, da circa vent’anni si occupa della musica e dei musicisti durante la prima guerra mondiale; ha fondato l’Associazione Centro Studi Musica e Grande Guerra di cui è vicepresidente.


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Ultimo aggiornamento

30-01-2023 11:01