esso fiume è rapidissimo e sono grosse e temibili le sue piene

La vicenda prende inizio dal chirografo di papa Benedetto XIV inviato al cardinale Giacomo Oddi, legato di Romagna, il 14 maggio 1749, in cui si ordina la costruzione di un ponte di legno sul fiume Santerno, essendo diventato troppo pericoloso attraversare il fiume tramite la barca. Infatti il pontefice, quando era ancora cardinale Lambertini, aveva rischiato di annegare nel fiume nel tentativo di attraversarlo, mentre si recava a Roma al conclave che poi lo avrebbe eletto.

Anche i passeggeri che transitano ogni giorno sono continuamente esposti a incomodi e pericoli. Sono costretti ad allungare il percorso del proprio viaggio per evitare il pericolo di annegamento. Infatti moltissimi viandanti sono miseramente periti, specialmente in tempo d’inverno ove l’acque sono più rapide e copiose.


Chirografo di Benedetto XIV, 14 maggio 1749, copia semplice cartacea coeva in volgare. Bim, ASCI, Bolle e brevi, mazzo III, n. 73

Il pontefice autorizza la costruzione di un ponte stabile di legno. Concede inoltre alla Comunità di Imola di istituire un censo di 6000 scudi per la costruzione del ponte e di imporre un pedaggio destinato sia all’estinzione del censo che alla costituzione di un fondo di 1500 scudi, i cui frutti saranno destinati alla manutenzione del ponte stesso.