un discreto pedaggio, da doversi immancabilmente pagare da qualsivoglia persona

L’affare del ponte ha come questione centrale il pagamento del pedaggio, numerosi sono i documenti che ne parlano: sedute consiliari in merito alle modalità di esigenza e di appalto del pedaggio, numerose lettere di agenti della Comunità residenti a Ravenna e di deputati della Comunità inviati nella capitale per "trattare l’affare del pedaggio del ponte".


Bando del cardinal Oddi, legato di Romagna, 4 agosto 1750.
Bim, ASCI, Cause e affari pubblici, t. 51.

Il cardinale ribadisce l’obbligo di pagamento per chiunque transiti per il ponte nuovamente costruito o attraversi il fiume a guazzo. Le tariffe sono quelle già indicate nell’editto del 20 febbraio. Il tono è perentorio: "ordiniamo ed espressamente comandiamo a qualunque persona, tuttochè privilegiata, privilegiatissima e degna di individua e special menzione di pagare il pedaggio ai deputati ivi per tale effetto stabiliti. Pedaggio imposto per il rinfranco delle spese accorsevi e per il di lui mantenimento". La pena è severissima: "galera per anni dieci ai contravventori, e di altre pene maggiori al nostro arbitrio, da regolarsi dalla qualità dei casi e delle persone".


Notificazione relativa alla tariffa da applicarsi agli abitanti di Castel Bolognese per il pedaggio del passo e del ponte sul fiume Santerno, post 25 aprile 1750.
Bim, ASCI, Cause e affari pubblici, t. 51.

Si ribadisce al deputato all'esazione del pedaggio del passo che gli abitanti di Castel Bolognese, restii al pagamento, devono pagare due terzi della tariffa, come già indicato nell’editto del 20 febbraio. Nel 1765 i cittadini di Castel Bolognese tornano a pretendere di non pagare la tassa intera, facendo anche delle resistenze armate per non pagare.


Tassa da applicarsi agli abitanti di Castel Bolognese per il passo del fiume Santerno, 1771.
Bim, ASCI, Cause e affari pubblici, t. 51.

Il cardinal Borromeo, legato di Romagna, si vede costretto a pubblicare un documento dettagliato con tutte le tariffe da applicarsi agli abitanti di Castel Bolognese.


Editto del cardinal Casali relativo alle tasse del pedaggio del ponte sul fiume Santerno, 1773.
Bim, ASCI, Stampe, Raccolta di proclami editti e di altre stampe, p. 106.

"Editto declarativo delle tasse del pedagio del ponte al fiume Santerno su la via Emilia in vicinanza della città di Imola rispetto alli cittadini e territoriali", del cardinal Casali, Prefetto della sacra congregazione degli sgravi e del buon governo, Roma 12 giugno 1773.


Moto proprio di papa Pio VI, Roma 1777.
Bim, ASCI, Bandi da Roma e della Legazione di Romagna, n. LXXVI.

Per quanto riguarda la questione del pagamento del pedaggio, la vicenda si chiude con l'abolizione da parte di Pio VI nel 1777 dei pedaggi e delle gabelle di transito su tutto lo Stato pontificio.