gli Esposti
Ricordi di stoffa, medaglie spezzate, biglietti nella culla
In alcune buste dell'Archivio del Brefotrofio si conservano numerosi sacchettini di stoffa, medagliette divise a metà, cordoncini colorati: segni di riconoscimento che le madri lasciavano ai loro piccoli prima dell'abbandono. Non mancano neppure piccoli bigliettini anonimi su cui è scritto quale nome si desidera che sia impartito al momento del battesimo. Il sacramento era amministrato immediatamente prima o al momento dell'ingresso al brefotrofio: questi oggetti infatti sono generalmente allegati al certificato di battesimo e sono puntualmente descritti nel "libro fedi", il registro che documenta l'effettivo ingresso dell'esposto nell'istituto.
Certificato di battesimo di Osanna rilasciato dall'arciprete Bartolomeo Franceschini di Casola Valsenio, 18 giugno 1814. Allegati: estratto dell'atto di nascita rilasciato dall'ufficiale di Stato civile; medaglietta in latta.
Alle 3 del mattino del 18 giugno 1814 Rosa Suzzi, che lavora all'ospedale di Casola Valsenio, è chiamata da persona che non ha riconosciuto alla ruota dell'ospedale dove trova una bimba appena nata avvolta in una tela di canapa bianca. Rosa si presenta all'ufficiale di Stato civile per la dichiarazione e alla piccola è dato il nome di Osanna. Osanna è poi battezzata dall'arciprete della chiesa di S. Maria Assunta di Casola Valsenio, don Bartolomeo Franceschini. Osanna ha con sè una piccola medaglietta di latta con l'effige di s. Antonio da Padova.
Fede di battesimo e sacchettino di raso rosso di Clementina Elisa Maria esposta al Brefotrofio il 3 dicembre 1815.
Nel bigliettino siglato "Of. M.", custodito nel sacchettino di raso rosso, si supplica il direttore di tenere memoria di quanto scritto nei registri dell'ospedale: Clementina Elisa Maria è nata a Lugo sotto la parrocchia di S. Francesco di Paola nella notte del 2 dicembre 1815. Il giorno successivo è battezzata da don Domenico Maria Valenti, parrocco della chiesa dei SS. Petronio e Prospero di Lugo.
"Libro fedi 1815"
Nel "libro fedi" del 1815 alla data del 3 dicembre, ore 3 del pomeriggio, è registrato l'ingresso di Clementina nel brefotrofio. I pochi indumenti che l'accompagnano sono: "Due pezze bianche, altra di lana bianca, camicia di tela con frappa di mussolo, fascia bianca, due cuffini, una di mussolo bianco, l'altro di Cambrik fiorato, ed una piccola borsa di raso rosso entro la quale eravi un biglietto del seguente tenore .... Era la suddetta accompagnata da fede del battesimo in filza n. 66" (cfr. doc. precedente). La balia a cui Clementina è affidata è Rosa Pirazzoli di Bubano.
"Prospetto degli esposti venuti, morti e rimasti nello spedale l'anno 1814".
92 sono gli esposti condotti al brefotrofio nel 1814: 48 maschi e 44 femmine. Il tasso di mortalità è alto e supera il 60%. Ad essere colpite sono maggiormente le bambine, su 44 ne sopravvivono solamente 14.