L'invenzione della stampa a caratteri mobili a metà del Quattrocento diede il via a una diffusione di libri inaspettata e inarrestabile. I nuovi prodotti librari si ispirarono alla tradizione manoscritta, ereditandone le forme, le dimensioni e le decorazioni.
Per tutta l'età moderna copie manoscritte di testi continuarono ad essere prodotte e decorate, o per uso personale, o per occasione celebrative.

Alla metà del Quattrocento, a Magonza, Johann Gutenberg elaborò il sistema di stampa a caratteri mobili. Nel giro di vent'anni questa rivoluzione tecnologica si diffuse in Italia, dove prosperò al punto tale che Venezia diventò il principale polo librario europeo del Cinquecento. Benché la riproducibilità delle opere risultasse in parte poco gradita alle persone colte ed erudite, il successo dei libri a stampa fu immediato e il pregio delle opere poteva essere facilmente incrementato dalla loro decorazione.

Incunaboli miniati

I miniatori che decoravano i primi libri stampati (detti incunaboli) inserivano il loro lavoro in spazi appositamente predisposti dal tipografo che stabiliva, al momento della stampa, la collocazione e l'estensione delle iniziali miniate con l'utilizzo delle cosiddette lettere guida, e gli spazi dedicati a interventi decorativi nell'incipit o in altre parti del testo. Gradualmente l'incisione prevalse sulla miniatura.

La tarda miniatura

Durante il Cinquecento la miniatura esaurì la propria parabola evolutiva e fu sostituita nella decorazione libraria dall'incisione. La miniatura trovò spazio solamente nell'ambito della produzione manoscritta riservata a occasioni celebrative.

Hyronimus (santo), "Epistolae", 1468

Hyronimus (santo), Epistolae, Roma, Konrad Sweynheym e Arnold Pannartz, 1468 (13 dicembre)

2v. V. 1, c. b1r

Aurelius Augustinus (santo), "De civitate Dei", 1470

Aurelius Augustinus (santo), De civitate Dei, Venezia, Johann e Wendelin von Speyer, 1470

c. 1r

Antonino (santo), "Summa Theologica", [1480-81]

Antonino (santo), Summa Theologica, Venezia, Leonhard Wild [e Rinaldo da Nimega], Venezia [1480-81], Parte I, [1480]

c. a2r

M. Antonio Sabellico, "Decades rerum Venetarum", 1487

M. Antonio Sabellico, Decades rerum Venetarum, Venezia, Andrea Torresano, 1487 (21 maggio)

c. a3r

Dante Alighieri, "La Commedia", 1487

Dante Alighieri, La Commedia, Brescia, Bonino de Bonini, 1487 (31 maggio)

c. a2r

Bibbia (in latino); Nicolaus de Lyra, "De iudaica perfidia", 1495

Bibbia (in latino); Nicolaus de Lyra, De iudaica perfidia, Venezia, Paganino Paganini, 1495 (18 aprile)

c. 3u1r

Jacopo da Varagine, "Sermones quadragesimales", 1493

Jacopo da Varagine, Sermones quadragesimales, Brescia, Angelo e Giacomo Britannico, 1493 (20 agosto)

c. a1r


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