All’indomani dell’Unità, l’Italia conta il 72% di analfabeti tra gli uomini e l’84% tra le donne: diventa quindi indispensabile formare maestri e maestre.
Le donne in modo particolare appaiono come i soggetti naturalmente predisposti all’educazione scolastica all’interno di una missione rivolta all’alfabetizzazione della popolazione: nell’ambito del disegno educativo previsto dalla legge Casati del 1859 per la preparazione delle maestre sono istituite apposite sezioni delle Scuole Normali.

Alla prima generazione di maestre chiamate a educare gli italiani appartiene Cleopatra Lorenzini (Rimini 1845-Imola 1929), a capo delle scuole elementari femminili di Imola per più di trent’anni: nel corso della sua lunga carriera si distingue per doti organizzative non comuni e per l’impegno intellettuale, professionale e civico. Vicina a posizioni repubblicane e mazziniane, la Lorenzini dimostra un’attenzione precisa alla questione femminile: per lei sono centrali i temi della morale, dell’educazione e dell’istruzione, sui quali basa l’uguaglianza dei diritti tra uomini e donne.

La donna per Cleopatra Lorenzini è dunque parte integrante del progresso dell’umanità e per questo motivo a lei vanno riconosciute dignità e funzioni in seno alla famiglia, allo stato e alle amministrazioni locali, nell’ambito dei quali può fornire un fondamentale e insostituibile contributo.




Regia Università di Bologna, Scuola di pedagogia, Certificato di frequenza al corso di pedagogia rilasciato a Cleopatra Lorenzini, in data Bologna 4 luglio 1895. Modulo a stampa con completamento manoscritto (Bim, Carte Cleopatra Lorenzini)



Cleopatra Lorenzini, "Femminismo moderno". Manoscritto

“Le aspirazioni della donna cozzano contro una barriera presso che insuperabile, una muraglia ciclopica materiata di pregiudizi, di abitudini ataviche, di costumi tradizionali, d’usurpazioni sanzionate dall’uso e dalle leggi, di dottrine filosofiche fondate sopra un falso concetto della natura… Se il sesso maschile fosse meno geloso delle sue prerogative, dovrebbe convenire che nelle amministrazioni comunali la donna porterebbe un largo contributo di operosità, di penetrazione in fatto d’economia; di vigilanza coscienziosa e umanitaria nella direzione degli istituti dove il cuore non deve essere avaro di conforto al dolore come ospedali, orfanotrofi, ricoveri per la vecchiaia, asili per trovatelli”. (Bim)



Cleopatra Lorenzini, "L'azione morale della donna nella civile società": discorso letto in Imola nell'anno 1882 in occasione della solenne distribuzione dei premi agli alunni delle scuole comunali, Imola, Tip. d' Ignazio Galeati e figlio,1899 (Bim)



Luigi Forchielli, Cleopatra Lorenzini, "Le scuole elementari del Comune d'Imola dal 1860 al 1887": relazione presentata all'Esposizione delle provincie dell'Emilia in Bologna nel 1888, Imola, Tip. d'Ignazio Galeati e figlio,1889

Cleopatra Lorenzini nel 1870 accetta un incarico di insegnamento nelle scuole elementari femminili del Comune di Imola e in breve tempo ne diviene direttrice, mantenendo questo incarico fino alla fine della sua carriera. Nel 1899 le è conferita dal Ministero della Pubblica Istruzione la medaglia d'oro dei benemeriti dell'istruzione popolare. (Bim)




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