Cinquecento anni fa moriva a Firenze Caterina Sforza, signora di Imola e Forlì.
Figlia illegittima di Galeazzo Maria Sforza e di Lucrezia Landriani, Caterina nacque nel 1463 e crebbe nella raffinata corte di Milano.
Caterina Sforza si sposò a 14 anni con Girolamo Riario, nipote di papa Sisto IV e divenne signora di Imola e Forlì.
Nel 1488 Girolamo fu ucciso in una congiura ordita da nobili forlivesi, ma Caterina riuscì a mantenere il governo in nome del figlio Ottaviano.

La contessa sposò il castellano Giacomo Feo, in segreto per non perdere la tutela dei figli e il governo del suo stato. Temuto e malvisto, nel 1495 Giacomo fu assassinato. Nel 1497 Caterina sposò in terze nozze Giovanni de' Medici, detto il Popolano, che morì nel 1498; da questo matrimonio nacque Giovanni, condottiero e capitano di ventura passato alla storia con l'attributo "dalle Bande Nere".
Tra la fine del 1499 e l'inizio del 1500 Imola e Forlì vennero assediate ed espugnate da Cesare Borgia, figlio del papa Alessandro VI, deciso a impossessarsi della Romagna. Catturata dal Borgia, Caterina Sforza trascorse alcuni mesi in carcere nel 1501 a Castel Sant'Angelo, per poi essere liberata e trasferirsi a Firenze, ove morì il 28 maggio del 1509.

I percorsi qui proposti forniscono alcuni spunti per approfondire le vicende della vita di Caterina Sforza, gli edifici costruiti a Imola durante la sua signoria e la musica in voga nel periodo rinascimentale.