Imola conosce, soprattutto nel primo decennio di signoria dei Riario-Sforza (1474-1484), un momento di grande rinnovamento urbanistico e architettonico, attuato attraverso una radicale riorganizzazione del centro città intorno alle tre piazze e la costruzione di alcuni edifici civili, di proprietà della stessa famiglia o di altre ad essa legate politicamente, e religiosi.

I primi interventi riguardano l'edilizia militare: la Rocca è completamente ristrutturata e trasformata in una vera fortezza rinascimentale, ma anche alcune porte della città, in particolare Porta Appia, subiscono notevoli rifacimenti.

La città si arricchisce di palazzi di pregevole fattura quali palazzo Sersanti, nuova sede del potere signorile, o l'Albergo El Cappello, destinato agli ospiti di Girolamo Riario e Caterina Sforza durante i loro soggiorni imolesi. Allo stesso tempo famiglie alleate quali i Calderini o i Machirelli hanno ora la possibilità di arricchire le proprie dimore e trasformarle in palazzi.

Ai Riario-Sforza si deve anche l'impulso per la costruzione di edifici religiosi quali la chiesa dell'Osservanza, ove è sepolta Bianca Landriani, sorella di Caterina Sforza, il convento di San Domenico o il santuario del Piratello, fulcro della devoziana mariana a Imola.

Si tratta quindi di una stagione architettonica breve ma intensa che porta ad un generale abbellimento della città, tanto che Leandro Alberti, nella sua "Descrittione di tutta Italia", afferma: "La fece molto bella di edificij questo Signore [Girolamo Riario], e tanto la ristorò, e fece bella, che era reputata la più bella città di Romagna".

Nella bibliografia sono proposte opere che permettono di approfondire la conoscenza storico-artistica di alcuni di questi edifici. La Biblioteca comunale di Imola conserva inoltre numerose fotografie e cartoline storiche che attestano il loro aspetto prima dei restauri.



- Imola al tempo di Caterina Sforza. Itinerari rinascimentali nella città, Associazione turistica Pro loco di Imola, 2000

- Rosaria Campioni, Leonardo artista delle macchine e cartografo, Giunti, 1994, Catalogo della Mostra tenuta a Imola nel 1994-1995.

- Giuseppe Fortunato Cortini, La Madonna del Piratello e le feste centenarie dell'anno 1883, Galeati, 1983 (Ripr. facs. dell'ed. 1889)

- Vittorio Fiorentini, Dal palazzo della Signoria al palazzo Sersanti, La Mandragora, 2002

- Fausto Mancini, Urbanistica rinascimentale a Imola da Girolamo Riario a Leonardo da Vinci (1474-1502), Grafiche Galeati, 1979

- Franco Merlini, La rocca di Imola. Lineamenti storici, La mandragora, 1993

- Claudia Pedrini, Guida alla rocca sforzesca di Imola, Musei Civici di Imola, 2001

- Claudia Pedrini, La Rocca. 2. Architettura e storia dell'edificio, Cassa di Risparmio di Imola, 2001

- Sergio Sangiorgi, Una casa per la Madre: storia, arte, restauri, devozione a Piratello, Nuovo Diario Messaggero, 1994

- Stefano Zaggia, Una piazza per la città del principe. Strategie urbane e architettura a Imola durante la Signoria di Girolamo Riario, 1474-1488, Officina, 1999

-Luigi Zoffoli, Santuario della Beata Vergine delle Grazie: Osservanza, Grafiche Galeati, 1991