Giardino e letteratura
Eden era un giardino. Eden, dice la Bibbia, è il luogo in cui Dio piantò un giardino, così il giardino è nell'immaginario rimane il simbolo del Paradiso e il centro del Cosmo e la sua rappresentazione si rispecchia da una cultura all'altra, in rituali e in usanze, in miti e in favole, stimolando nelle sue varianti possibili opere letterarie di ogni paese. Al tempo stesso, il giardino costituisce lo spazio privilegiato della meditazione, della conversazione, della lettura solitaria e infine dell'ascolto di storie dalle labbra di un narratore.
Giorgio Bassani, Il giardino dei Finzi-Contini, Einaudi, 2006
Lo scrittore racconta dell’elegante famiglia ebraica Finzi-Contini, vissuta in raffinato isolamento a Ferrara e distrutta poi con la deportazione e lo sterminio: il professor Ermanno, la signora Olga con l’anziana madre Regina e i loro figli Alberto e Micol, per sempre bella e sfuggente, affascinante e tragica. La loro casa, in stile inglese, è situata al centro di un enorme e fascinoso giardino, cui l’autore guarda con attrazione e curiosità e per lungo tempo costituirà per lui un hortus conclusus inviolato, una sorta di paradiso terrestre custodito da alte mura.
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Alfredo Bryce Echenique, Il giardino della mia amata, U. Guanda, 2003
Carlitos Alegre, giovane rampollo di una famiglia dell'alta borghesia, vive una giovinezza spensierata nella Lima degli anni cinquanta, fino a quando, nel corso di una festa nella casa di famiglia conquista una bella signora che ha quasi il doppio dei suoi anni, Natalia di Larrea, ambita preda dei notabili locali. Nasce così una storia d'amore e di passione che trova lo sfondo ideale nello splendido e ammiccante giardino dell’amata, una grande tenuta con piscina. I due amanti vivranno il loro amore a dispetto dello scandalo che hanno fatto nascere.
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Lewis Carroll, Alice nel paese delle meraviglie, Il narratore audiolibri, 2006
Seguendo un coniglio bianco, Alice entra in un mondo sotterraneo fatto di paradossi, di assurdità e di nonsensi. Entra in un bellissimo giardino con aiuole splendenti e fresche fontane ma si ritrova in un mondo pieno di contraddizioni, incontra un gatto che ride e scompare, gioca a croquet nel giardino di una regina che tutti vuole decapitare, incontra un cappellaio matto per cui è sempre l’ora del thè, viene convocata in tribunale per testimoniare la colpevolezza di un fante di cuori e infine….si sveglia. è stato soltanto un sogno?
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Anton Cechov, Il giardino dei ciliegi, Biblioteca universale Rizzoli, 1995
Ljubov' Ranevskaja, dopo aver condotto una vita dissoluta all'estero, ritorna in patria per rimettere ordine al suo patrimonio. Lopachin, figlio arricchito di un vecchio servo, le consiglia di lottizzare lo splendido "giardino dei ciliegi" ma, incapace di prendere decisioni, la Ranevskaja rifiuta, fino al momento in cui la sua intera proprietà deve essere venduta per fare fronte ai debiti. Ad acquistarla sarà proprio Lopachin che, scacciati i vecchi padroni, abbatte i ciliegi del giardino. Resterà nella casa solo il vecchio e dimenticato servo Firs.
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Silvia Di Natale, Il giardino del luppolo, Feltrinelli, 2004
Adolf Kolmar, ragazzo emotivamente e psichicamente instabile, nato e vissuto in una regione della Baviera meridionale, l'Hallertau, dove le colline sono coperte dalla pianta del luppolo, usato per la produzione della birra, dalla fine degli anni venti fino a tutto il secondo conflitto mondiale, registra su di sé, il progressivo “allineamento” prodotto dal nazismo nella società tedesca. Non è un eroe, ma diventa – passando per il malessere e la follia – il catalizzatore dei segni che trascinano la Germania nella sua più grande tragedia.
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Davide Ferrari, Milonga per un giardiniere, Portofranco, 2000
Giardinieri e milonga (danza popolare Argentina) non convivono frequentemente: il mondo in cui si aggira Tambi Luigi è quello delle piante, governato da una silenziosa armonia, immutabile fino al giorno in cui cade vittima di un'amara delusione amorosa. Aveva incontrato Paola in una balera romagnola durante uno spettacolo dell’Orchestra Italiana di Raul Casadei, rideva, era splendida, come avvolta da un’aureola divina e lui ne era rimasto folgorato e poi la delusione e il dolore attenuati solo dalla sua passione per la natura.
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Rodrigo Fresán, I giardini di Kensington, Mondadori, 2006
Nel corso di una lunga notte invernale Peter Hook racconta al piccolo Kaiko Kei la strana vita di sir James Matthew Barrie, creatore di Peter Pan e difensore dell'idea d’infanzia eterna come forma di arte e di redenzione. Ma la storia di Berrie è legata a quella di Peter Hook, anzi diviene il pretesto per raccontar la propria vita: la saga dei suoi genitori e della loro leggendaria band e la misteriosa morte del fratello minore nel turbine degli anno Sessanta. Questo romanzo dal sapore gotico-pop, diviene un affresco storico e commovente sul mito di Peter Pan.
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Kuki Gallmann, Elefanti in giardino, A. Mondadori, 2001
Mentre l’autrice sta scrivendo, d’improvviso sente un fracasso in giardino, esce e con il fucile spara un colpo in aria, per fare allontanare gli elefanti dalle sue aiuole e lì, l’assale il pensiero della sua Italia. Così comincia a raccontare storie di sè e della sua infanzia, del mondo scomparso della vita di campagna, della nonna bellissima e un po' strega, fondendole con le vicende di Michael il marciatore, di Cheptosai l'amica della tribù dei Pokot e dei tanti altri personaggi indimenticabili dell'altopiano Laikipia, in Africa.
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Amedeo Giacomini, Il giardiniere di villa Manin, Santi Quaranta, 2002
L’autore apre quattro “finestre” originali sul Friuli, diverse nel ritmo e nello stile, che plasmano un regione inedita, variegata e colma di fascino segreto. La prima di queste è lo splendido diario del giardiniere di Villa Manin, che ripercorre con delicatezza la storia della celebre villa, i fasti, la decadenza e ne rievoca in maniera suggestiva persone, atmosfere, episodi nello scorrere del tempo; annota la vita del parco, degli alberi e degli uccelli con straordinaria naturalezza di scrittura regalando una dei diari più belli della letteratura italiana contemporanea.
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Katie Hickman, Il giardino delle favorite, Garzanti, 2008
Il romanzo si svolge su due piani temporali, da una parte le peripezie nel nostro tempo di Elizabeth Staveley, che in biblioteca a Oxford trova un frammento di una pergamena vecchia di quattrocento anni e dall’altra le vicende a Costantinopoli del 1599 di Paul Pindar, che per conto della Regina d’Inghilterra deve consegnare un regalo al Sultano. Snodandosi tra passato e presente affiorano storie di passioni e segreti, di antiche alleanze e intrighi sinistri, di tradimenti e ossessioni, penetrando nel mondo sconosciuto e proibito dell’harem del sultano.
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Kathryn Lasky, Il giardino che fioriva di notte, Mondadori, 1999.
Un giardino sotto la luna è un luogo magico dove la natura intreccia mille piccole storie d’amore e di morte ed è proprio di notte che Maggie e Tristan lavorano per ridare vita al giardino abbandonato della nuova casa di lei, nella costa del New England. Man mano che liberano le specie rare dalle erbacce, che restituiscono respiro ai cespugli e forza ai rampicanti, nasce tra loro un grande amore, che vive per una breve stagione, proprio come i fiori che muoiono alla fine dell’estate ma il profumo di quel ricordo darà loro la forza di far fronte serenamente al futuro.
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John Le Carrè, Il giardiniere tenace, Mondadori, 2003
Tessa Quayle, moglie di un diplomatico inglese appassionato di giardinaggio, viene trovata selvaggiamente uccisa sulle rive del lago Turkana in Kenya. Nel contemplare il corpo della bellissima moglie, qualcosa si spezza nell'animo di Justin Quayle, che solo ora inizia a scoprire che poco o nulla sapeva di lei. Non sapeva della sua militanza contro la violenza delle multinazionali in Africa, di un dossier improvvisamente scomparso, della sua amicizia con un dottore di colore: adesso lui, per amore della moglie, dovrà continuare coraggiosamente i suoi impegni.
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Mark Mills, Il giardino selvaggio, Einaudi, 2008
Nel 1958 Adam Strickland è un laureando di Cambridge, che viene mandato dal suo professore a scrivere la tesi su un celebre giardino rinascimentale di un'antica dimora vicino a Firenze, Villa Docci. Ad attenderlo, però, non ci sono solo le sfarzose feste in terrazza della padrona di casa ma anche un complotto la cui ombra attraversa i secoli e lega insieme due omicidi distanti quattrocento anni. Su tutto e tutti domina l'antico giardino, che sembra esercitare, su chiunque vi entri, un fascino che sconfina nel sortilegio.
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Margherita Oggero, Così parlò il nano da giardino, Einaudi, 2006
Il Gerbido Vecchio, patria dei pacifici gerbilli, deve essere abbandonato, al suo posto sorgerà un canile di lusso. Su consiglio dell'amico Gongolo, il saggio nano da giardino, le piccole creature si mettono in cammino per il Gerbido Nuovo, un luogo distante ma ospitale presidiato da uno spaventapasseri un po' burbero. Quando, dopo mille avventure e non pochi contrattempi, raggiungeranno la terra promessa, i coraggiosi gerbilli dovranno fronteggiare la sfida più grande, non sarà facile inserirsi in un altro ambiente e farsi accettare.
George Pelecanos, Il giardiniere notturno, Piemme, 2007
Il corpo di Asa Johnson viene rinvenuto di notte tra i cespugli di un giardino pubblico. Causa della morte è un piccolo foro alla testa e Dan Holiday, ex agente della polizia di Washington, pensa subito a una nuova vittima dell'assassino che, vent'anni prima, chiamavano "il giardiniere notturno". Il suo modo di procedere era lo stesso: vittima minorenne, di colore, sodomizzata, freddata con un colpo di pistola e poi completamente ripulita, come per purificarla dalla violenza subita. C'era anche quel particolare inconfondibile: i ragazzi avevano tutti nomi palindromi...
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Mirjam Pressler, Il veleno delle rose, Baldini Castoldi Dalai, 2006
Lisa Bratt, giallista di successo, ha una vita apparentemente perfetta, e dopo due matrimoni falliti ha anche incontrato l’uomo dei suoi sogni. Al contrario di Nelly, la protagonista del suo romanzo, esasperata e insoddisfatta, trova sfogo coltivando rose e intanto medita di avvelenare il marito. Una notte, però, Lisa, forse presa da compassione, raccoglie una ragazza per strada e la ospita in casa sua. Il confronto inevitabile tra le due donne, completamente diverse per stile, carattere, generazione è l’inizio della la fine di tutti gli equilibri raggiunti.
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Frédéric Richaud, Il signor giardiniere, Ponte alle Grazie, 1999
Imperversa la Guerra d'Olanda. Il popolo francese stanco di pagare le tante imposte per sostenere lo sforzo bellico e l’incomprensibile sfarzo a corte del re, rumoreggia e mentre i contadini bretoni si rivoltano alla repressione dei protestanti, il signor de La Quintinie, incaricato da Luigi XIV di prendersi cura dei frutteti e degli orti della reggia di Versailles, sembra saper pensare soltanto alle sue aiuole, alle sue piante, ai suoi alberi da frutto, ai suoi ortaggi. Eppure il georgico idillio del signor giardiniere è destinato a finire.
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Mercè Rodoreda, Il giardino sul mare, La tartaruga, 2002
Dal suo giardino sul mare, che cura con devozione e amore da tanto tempo, il vecchio giardiniere vive seguendo il ritmo delle stagioni e osservando le alterne vicende dei padroni di casa e dei proprietari della villa accanto. Sotto i tigli centenari sbocciano passioni proibite, si delineano trame irrealizzabili, tra feste sontuose e fuochi d’artificio. Ma il paesaggio resta immobile, accudito da lui che continua a selezionare le sementi e a dormire con i bulbi sotto il letto.
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Pino Roveredo, Attenti alle rose, Bompiani, 2009
Sergio viene abbandonato dopo tanti anni di matrimonio dalla moglie Gianna, stanca dell'aura di indifferenza calata sul loro rapporto. Distrutto si lascia tentare da amori mercenari ma non si consola e, a poco a poco, qualcosa di profondo si ridesta in lui permettendogli di rientrare in sintonia col mondo circostante. Ecco allora “fiorire delle rose”, un giardino di nuove consapevolezze dove le donne appaiono a Sergio in tutta la loro forza, fragilità, il loro coraggio.
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Shyam Selvadurai, I giardini di Ceylon, EST, 2001
Nel 1920 Colombo, capitale dell'isola di Ceylon. Nello splendido quartiere residenziale di Cinnamons Gardens, la classe dirigente Tamil, arricchitasi collaborando con gli stranieri, vive nel lusso imitando lo stile di vita dei dominatori. Ma drammi e passioni si agitano in questo mondo apparentemente idilliaco, come nel cuore dei protagonisti: Annalukshmi, una giovane insegnante, e Balendran, figlio di un ricco latifondista.
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Paullina Simons, Il giardino d'estate, Sonzogno, 2007
Tatiana e Alexander si sono incontrati la prima volta a Leningrado nel 1946, si sono subito amati ma la guerra li ha separati. Dopo vent’anni si ritrovano in America e si sposano completando la unione con l’arrivo del figlio Anthony. Mentre lottano per costruirsi una nuova vita in Arizona, vivono con disagio il clima di sospetto e intimidazione dovuto alla Guerra Fredda in atto e Anthony muore in Vietnam, il loro fragile equilibrio si spezza. Torneranno mai a passeggiare felici insieme nel Giardino d’Estate a San Pietroburgo?
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Deborah Smith, Nel giardino dei fiori di marmo, Sonzogno, 2002
Allevata come una principessa, Darl, unica erede di una potente società di estrazione e lavorazione del marmo, sin da piccola è obbligata dai genitori a non familiarizzare con la gente del popolo. Ma Darl non ha potuto trattenersi dall'amare Eli, suo giovane amico d’infanzia. Una notte, un grave fatto di sangue accade nella cittadina di Burnt Stand e la famiglia di Eli è costretta a fuggire, perché coinvolta in qualche modo in quel delitto. Eli, distrutto dal dolore e dalla vergogna deve così lasciare la ragazza a cui ha giurato amore eterno.
Harvey Swados, Notti nei giardini di Brooklyn, Bookever, 2005
Pubblicato per la prima volta negli anni Sessanta, "Notti nei giardini di Brooklyn" è il racconto di una generazione che emerge dal secondo conflitto mondiale e si scontra e incontra con le speranze e le disillusioni di quegli anni. I protagonisti sono giovani uomini, giovani donne, soldati e amanti, artisti falliti, una generazione di innocenti che affronta il tempo che scorre nel contesto della più straordinaria città del mondo, una New York svelata in tutta la sua bellezza.