Ordini da Ravenna
si esigerà un onesto e conveniente pedaggio
Il chirografo di Benedetto XIV viene recepito dall'editto del cardinal Oddi, legato di Romagna, emanato a Ravenna il 20 febbraio 1750.
A seguito dell’ordine di Benedetto XIV di far costruire alla città di Imola un ponte di legno sopra il fiume Santerno "a comodo de’ passeggeri", vengono fissati tassa e capitoli per chiunque transiti "tanto sopra il detto ponte che a guazzo".
Editto del cardinal Oddi "sopra il passo del fiume Santerno", 20 febbraio 1750.
Bim, ASCI, Bandi da Roma e della Legazione di Romagna, n. LV.
Tutti devono pagare: persona a piedi o sopra un cavallo o mulo o somaro, sedia o "strascino", birozzo o carrozza, carro, carratone (anche vuoti), trainati anche da bestie bovine. Le singole bestie: bestie bovine, pecora o capra, maiale grosso o piccolo, qualsiasi bestia da soma, compresa anche la persona, cavallo o mulo sciolto, somaro, branco di gallinacci.
Ci sono delle eccezioni.
Gli abitanti alla destra del fiume (che contribuiscono alla cassa del ponte) non pagano e possono passare liberamente con “le loro robbe, bestie, ordegni e persone”. I cittadini di Imola pagano un terzo della tassa, così come gli abitanti dei castelli del contado (Casola, Riolo, Bagnara, Mordano e Bubano); non pagano però "i pedoni e quelli che vanno a passeggio in carrozza, sterzo, sedia, o a cavallo, o in altro modo vanno, e tornano con le loro robbe per loro faccende, o per villeggiare in campagna".
Non pagano coloro che "per uso loro e delle loro arti raccolgono e levano sassi, breccia, sabbia e cose simili" o che conducono bestie a pascolare o abbeverare al fiume "quando siano però persone della città o territorio".
Verranno posizionati dei pali per indicare i punti del guado da cui sarà obbligatorio pagare il pedaggio, fuori da tale confine sarà libero il passaggio.
Viene eletto giudice per eventuali controversie il Governatore della città di Imola.
L’editto sarà pubblicato e affisso nei luoghi soliti di detta città s’intenderà come personalmente intimato a ciascuno.
In calce si ricorda che gli abitanti di Castel Bolognese pagano solo due terzi della tassa.