La Grande Guerra era scoppiata da pochi mesi quando su tutto il territorio della penisola si erano già costituiti gli Uffici per notizie alle famiglie dei militari di terra e di mare, approvati dal ministero della guerra dietro proposta della contessa Lina Cavazza Bianconcini di Bologna.
Agli Uffici Centrali di Bologna, per i "Militari dei Terra", e di Roma, per i "Militari di Mare", facevano capo le Sezioni istituite in ogni città sede di corpo di armata; le Sezioni si dividevano in Sottosezioni costituite dove esisteva il distretto militare. A queste ultime facevano capo "tutti gli Uffici Notizie sorti nel Distretto, i quali, a seconda dell'importanza e delle mansioni, si chiamano Sottosezioni non Distrettuali, Sottosezioni corrispondenti, Gruppi, Rappresentanze".
L'Ufficio Centrale reperiva notizie intorno ai militari (feriti, prigionieri, morti, dispersi), trasmesse dal fronte di combattimento, dai luoghi di cura, dalle autorità militari, dagli uffici internazionali, per inviarle alle sezioni interessate. Le Sezioni e le Sottosezioni raccoglievano notizie riguardanti militari malati, feriti o deceduti provenienti da ospedali o centri di cura presenti nelle proprie circoscrizioni, che poi venivano comunicate alle Sezioni e Sottosezioni in cui il milite era nato o dove risiedeva la famiglia.
La sottosezione di Imola venne istituita nel giugno 1915 dal Comitato locale di preparazione civile insieme al Comitato distrettuale della Croce Rossa Italiana. Dipendente nei primi tempi dalla Sottosezione distrettuale di Ravenna venne poi anch'essa nominata Sottosezione distrettuale con la "facoltà di corrispondere direttamente con i Comandi dei Corpi mobilitati al fronte e le Direzioni di tutti gli Ospedali sia da Campo come Territoriali". L'Ufficio di Imola, "diretto e composto esclusivamente da donne", con presidente Lorenzini Cleopatra e segretaria Tecla Magrini, ebbe la sua prima sede in palazzo Zampieri in via Emilia 74, poi, dal maggio 1918, in palazzo Mongardi in via Felice Orsini 8. A esso facevano riferimento per richieste d'informazioni le "Sottosezioni corrispondenti di Castel San Pietro e di Medicina" (quest'ultima passò alle dipendenze della Sottosezione Distrettuale di Ravenna nell'agosto 1917) e i "Gruppi di Castel del Rio, di Fontanelice, Mordano, Tossignano ed i Comuni di Casalfiumanese, Castel Guelfo e Dozza". La Sottosezione di Imola si occupò anche dei profughi inviando elenchi di nominativi al quotidiano “Il Carlino” e all'Ufficio Centrale di Bologna presso il quale si era costituito un Comitato speciale per le ricerche.
La Sottosezione di Imola chiuse alla fine di giugno del 1919 e lasciò al Municipio lo svolgimento conclusivo delle sue funzioni, oramai fortemente esigue e limitate quasi esclusivamente alle ricerche dei prigionieri di guerra non rimpatriati e dei dispersi.

Fondo Archivistico

Archivio Ufficio Notizie Militari. Sottosezione d'Imola, bb. 5, reg. 1 e schedari 36 (1915-1922): protocollo, corrispondenza, elenchi, moduli, resoconti finanziari, doni ai militari, schede di militari imolesi degenti negli ospedali militari fuori d'Imola, di militari dei comuni del circondario imolese degenti negli ospedali militari fuori d'Imola, di militari degenti negli ospedali militari d'Imola, richieste di notizie di militari imolesi e del circondario imolese deceduti, dispersi, prigionieri, militari forestieri deceduti negli ospedali d'Imola.

Provenienza: dono dell'Ufficio Notizie Militari. Sottosezione di Imola, 1920.

Strumenti di ricerca
Fondi archivistici e documentari raccolti nel Museo del Risorgimento di Imola. Inventario, a cura di Paola Mita, 1995, pp. 96-103.
Carte per la Patria nel Museo del Risorgimento di Imola, a cura di Paola Mita, Imola, Biblioteca comunale di Imola-Editrice La Mandragora, 2012.
Consulta on line l'inventario.

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