Con i decreti del 25 luglio e del 13 agosto 1859 del Governatore delle Romagne Leonetto Cipriani vennero istituite le Congregazioni di carità in ogni comune.
La Congregazione si componeva di sei membri, per tutti i comuni con meno di trentamila abitanti, nominati dalla municipalità, con approvazione governativa, il vescovo, l'intendente e il sindaco. La composizione della Congregazione venne modificata con la legge del 3 agosto 1862, n. 753, che portò i membri a otto e un presidente nominati dal consiglio comunale.
La Congregazione assunse l'amministrazione di tutte le istituzioni di pubblica beneficenza. A Imola la Congregazione di carità riuniva in un'unica amministrazione l'Ospedale di S. Maria della Scaletta, il Conservatorio delle Alunne di S. Giuseppe, il Conservatorio degli Orfani e dei Mendicanti, l'Opera pia S. Terenzio, il Monte di Pietà, il Monte frumentario e gli Stabilimenti dotali ed elemosinieri. La gestione degli enti assistenziali e di beneficenza venne modificata con il regio decreto del 23 marzo 1865 che dispose che: la Congregazione di carità comunale doveva amministrare l'Ospedale di S. Maria della Scaletta e l'Opera pia S. Terenzio; il Consiglio degli Orfanotrofi, da istituire, doveva gestire l'Orfanotrofio maschile, il Conservatorio delle Alunne di S. Giuseppe; il Consiglio del Monte di Pietà, da istituire, infine doveva amministrare il Monte di pietà e il Monte frumentario. La prima seduta della Congregazioni di carità comunale fu tenuta il 5 agosto 1865. Con la legge 3 giugno 1937, n. 847, le Congregazioni vennero soppresse e il loro patrimonio e le loro attribuzioni furono trasferiti agli Enti comunali di assistenza.