1084-1504, con antecedenti dal 1033


Nei primi due secoli di autonomia comunale la città di Imola, retta prima da consoli (primo Comune 1084-1187) e poi da podestà (Comune podestarile 1209-1253), affermò le prime forme di autogoverno cittadino sviluppando notevoli trasformazioni politiche e istituzionali e interventi di ristrutturazione urbanistica. Dopo un ventennio di soggezione alla giurisdizione bolognese (dal 1254 al 1274), attraverso il governo di un vicario del podestà di Bologna, la città passò ad un vero e proprio dominio signorile (la signoria Alidosiana 1334-1423), che determinò un riordino istituzionale e amministrativo, la cui principale attestazione documentaria è data dalla redazione degli statuti del 1334. L'ultima fase prima della soggezione allo Stato pontificio vide le signorie dei Manfredi e dei Riario Sforza (1424-1503).

Fondo archivistico

Documentazione prodotta dalle magistrature cittadine di Imola, dalla prima attestazione di una forma di autonoma determinazione della cittadinanza imolese nel governo della città, testimoniata dalle concessioni fatte dal vescovo nell'anno 1084 alla Comunità, fino alla diretta soggezione della città allo Stato pontificio, sancita dalla "Bolla d'Oro", emanata da Papa Giulio II il 4 novembre 1504.

Struttura del fondo:
  • Statuti e riformagioni (1277-1432)
  • Diritti e giurisdizioni (1084-1504)
  • Atti di amministrazione giudiziaria (1269-1500)
  • Cancelleria (1291; 1419-1439)
  • Atti di amministrazione finanziaria (1256-1460)
  • Miscellanea (provenienze diverse) (1033-1591)
Strumenti di ricerca

Archivio storico comunale di Imola, Inventario, 2021.