Arcangeli Teresio (1934-2008)
Fondo librario. Fondo di strumenti tecnici per la rilegatoria
Teresio Arcangeli ha svolto a Imola e a Bologna una attività di cartolibreria e rilegatura. La sede di Imola è tutt'ora attiva con la denominazione "C.Arcangeli e figli", in Via Emilia, n. 148 e 156-158.
L'attività vanta una antica tradizione famigliare che risale alla fine dell'800, quando fu avviata dal nonno di Teresio, Antonio Arcangeli.
Avviati al mestiere dal padre Carlo, oltre a Teresio, cominciano successivamente a lavorare "a bottega" anche i fratelli Antonio, Adriano, Luigia, Anna Teresa, Giovanni, Gabriella.
Teresio nel 1962 rileva a Bologna la ditta "Cartoleria Legatoria Carati-Costa e C.", attiva già dagli anni Venti del Novecento, con sede a Bologna in via Farini 3. Molti degli strumenti oggetto della donazione alla Biblioteca di Imola appartenevano alla ditta "Carati-Costa", che a quel tempo era una delle ditte primarie operanti nel campo della rilegatoria a Bologna e vantava una strumentazione tecnica di eccellenza.
L'esercizio bolognese, che con Arcangeli assunse il nome di "Cartoleria Farini", rimase aperto fino al 1988, anno in cui venne chiuso e Teresio Arcangeli si trasferì nuovamente a Imola.
Fondo di strumenti tecnici per la rilegatura, la tipografia, la doratura
Il fondo è composto da oltre 400 strumenti per la rilegatura, la tipografia e la doratura dei libri: telai per cucire i fascicoli, torchi e dorsi per l'applicazione ai fascicoli della coperta ed ancora palette, punzoni, rotelle in bronzo, pietra agata per lucidare l'oro, caratteri e compositoi per incidere i titoli sui dorsi. Sono stati inoltre donati alcuni mobiletti con serie complete di caratteri, numeri e spazi in bronzo e due piccoli torchi per la doratura.
In precedenza Teresio Arcangeli aveva donato alla Biblioteca anche una macchina tagliacartoni, oggi esposta all'ingresso della Biblioteca sulla via Emilia.
Fondo librario
Contiene 35 volumi rilegati e diversi fascicoli sciolti del periodico umoristico "Candido", fondato nel 1945 a Milano da Giovanni Mosca e Giovanni Guareschi (che ne fu anche direttore fino al 1957), edito da Angelo Rizzoli e pubblicato fino al 1961. I primi sette volumi sono relativi alle annate dal 1952 al 1955. Gli altri 28 volumi, e i fascicoli, riguardano le annate della nuova pubblicazione, diretta da Giorgio Pisanò, che uscì fra il 1968 e il 1992, con identica intestazione (tranne una breve parentesi fra il 1980 e il 1986 durante la quale uscì con il titolo di "Candido nuovo").
La raccolta è pervenuta nel 2007 per disposizione del donatore e successivamente arricchita nel 2008.
Le annate del periodico conservate nella Biblioteca comunale di Imola sono reperibili nel catalogo on-line.