Anna Kuliscioff (pseudonimo di Anna Moiseevna Rozenštejn) (Moskaja, Cherson, 9 gennaio 1854 - Milano 27 dicembre 1925) è una rivoluzionaria e anarchica russa. A sedici anni si reca a Zurigo, dove aderisce alle tesi populiste, poi a quelle di Bakunin. Rientrata in patria, svolge attività clandestina; costretta a tornare in Svizzera nel 1877, conosce l’imolese Andrea Costa col quale stabilisce uno stretto rapporto politico e sentimentale. Arrestata nel 1878 in Francia e successivamente in Italia, si trasferisce di nuovo in Svizzera; qui segue studi di medicina che completa in Italia dove per tutta la vita svolge attività gratuita di medico dei poveri.
È a Imola alla fine dell’anno 1881, dove partorisce l’8 dicembre Andreina Costa, figlia di Andrea, nella casa di Giuseppina Cattani, la cui mamma è levatrice.
Passa gradualmente dalle teorie bakuniniane al marxismo, che contribuisce a diffondere in Italia svolgendo attività politica e condividendo con Filippo Turati, cui si unisce dal 1885, la direzione della rivista “Critica sociale”. Arrestata a Milano, dove risiede, per i fatti del maggio 1898, continua anche successivamente una intensa milizia nel Partito socialista, nel quale è autorevole esponente della corrente riformista.
Partecipa al settimo congresso nazionale socialista a Imola nel settembre 1902.
Prende parte attiva al movimento per l'emancipazione delle donne, di cui è in Italia una delle figure più rappresentative: interviene con passione nel dibattito sui diritti delle lavoratrici e sul suffragio femminile, entrando più volte in polemica con il proprio partito e con lo stesso Turati. Sostiene che le donne devono avere il lavoro, rendersi indipendenti, ottenere di conseguenza la parità dei diritti, compreso quello del voto; nel 1911 con il suo sostegno nasce il Comitato Socialista per il suffragio femminile.
Neutralista convinta, dopo la guerra combatte il massimalismo socialista ed è rigorosa oppositrice del fascismo.

Fondo archivistico

Carte Anna Kuliscioff, unità documentarie 31 (1880-1883): lettere ricevute da Anna Kuliscioff scritte da Andrea Costa, Elena Kosac, "Marfusha", Francesco Pezzi e Alessandra Ravizza.
Per le lettere inviate da Anna Kuliscioff ad Andrea Costa cfr. "Archivio Andrea Costa", serie "Corrispondenza ricevuta da Andrea Costa", sottoserie "Kuliscioff Anna".

Provenienza: sulle modalità e sui tempi di acquisizione non sono stati rintracciati riferimenti documentari.

Strumenti di ricerca

Fausto Mancini, Le carte di Andrea Costa conservate nella Biblioteca comunale di Imola, Roma 1964 (Quaderni della Rassegna degli Archivi di Stato, 26).
Le carte, inventario a cura di Simona Dall'Ara, Paola Mita, Fabrizio Monti, in Carte e libri di Andrea Costa, a cura di Paola Mita, Imola, Biblioteca comunale di Imola, 2010, pp. 41-463.  Consulta on line l'inventario.
La consultazione on line consente anche la visualizzazione dei documenti in formato digitale.

Bibliografia
Anna Kuliscioff e Andrea Costa, Lettere inedite (1872-1909), a cura di Alessandro Schiavi, in «Nuova antologia. Scienze, lettere, arti», 82 (ottobre 1947), fasc. 1762, pp. 109-128
Lilla Lipparini, Andrea Costa, Milano, Longanesi, 1952
Anna Kuliscioff, Lettere d'amore a Andrea Costa, 1880-1909
Lettere d'amore a Andrea Costa, 1880-1909, a cura di Pietro Albonetti, Milano, Feltrinelli, 1976