Monsignor Luigi Fanti (Imola, 23 gennaio 1871- Bologna, 11 novembre 1941) fu arciprete a Vado, vicario arcivescovile della basilica della Beata vergine di San Luca, arcidiacono del Capitolo metropolitano di Bologna.

Giuseppe Fanti (Imola, 9 settembre 1863-Imola, marzo 1934), fratello di Luigi, cavaliere del lavoro, fu maestro ceramista presso la sezione artistica della Società cooperativa ceramica di Imola nei primi decenni del Novecento, direttore della cooperativa, per otto anni, e presidente della medesima per 12.

Il figlio di Giuseppe, Goffredo Fanti (Imola, 29 marzo 1889-Imola, 23 maggio 1969), laureato in legge, insegnò materie letterarie nelle scuole superiori, fu socio della Deputazione di storia patria per gli Abruzzi, della Società nazionale per la storia del risorgimento italiano. Il 3 agosto 1921, sposò Concetta Emiliani (Faenza, 7 febbraio 1891-5 giugno 1975), insegnante di scuola elementare, insignita del diploma di prima classe (medaglia d'oro) dei benemeriti della pubblica istruzione. Goffredo, con testamento pubblicato con rogito del notaio Alcide Corradi del 30 maggio 1969, lasciò al Comune di Imola i suoi beni per l'istituzione di borse di studio per studenti bisognosi del liceo classico di Imola. La borsa di studio, ancora attiva, fu istituita dal Comune di Imola con delibera del consiglio comunale del 2 luglio 1976, n. 237.

Fondo archivistico

Archivio Fanti, bb. 8 (1870-1965): documentazione relativa alla vita e alle opere di Goffredo Fanti e della moglie Concetta Emiliani; documentazione relativa a Luigi e Giuseppe Fanti.

Provenienza: lascito testamentario Goffredo Fanti, [1969].

Strumenti di ricerca
Archivio Fanti. Ricognizione, a cura di Francesca Bezzi, 2007.

Altro materiale
I Musei civici di Imola conservano un piatto con ritratto Giuseppe Fanti opera di Fausto Dal Pozzo per la Cooperativa Ceramica di Imola, dono di Goffredo Fanti del 1963.