Cosimo Morelli (1732-1812), di origine ticinese, ma imolese di nascita, fu l'architetto più richiesto dello Stato Pontificio nella seconda metà del Settecento e tra i più attivi artefici del rinnovamento neoclassico in Italia. Ad Imola in modo particolare operò occupandosi della costruzione o della ristrutturazione di numerosi edifici, divenendo la figura emergente, in ambito architettonico, di un processo di trasformazione del volto della città.

Il repertorio

In occasione dei duecento anni della morte la Biblioteca ricorda l'architetto con un repertorio on line dei principali edifici da lui progettati. Il repertorio è strutturato secondo l'elenco delle nuove costruzioni, o rifacimenti di edifici già esistenti attribuiti o attribuibili a Morelli, facendo riferimento alla ripartizione in edifici civili, religiosi e teatri presente nel volume di Anna Maria Matteucci e Deanna Lenzi Cosimo Morelli e l'architettura delle legazioni pontificie (Imola, Santerno, University press, 1977), che rimane, a distanza di oltre trent'anni, punto di riferimento per tutti coloro che vogliono approfondire la conoscenza della figura e delle opere di Cosimo Morelli.
Il repertorio è corredato, oltre che da un profilo biografico, da una bibliografia generale sull'architetto reativa alle opere possedute in Bim e da una mappa del centro storico di Imola in cui sono evidenziati gli edifici in cui Morelli è intervenuto.
Cliccando sul singolo edificio è invece possibile consultare una scheda contenente:
- brevi cenni storici del progetto
- le principali fonti manoscritte
- le principali fonti a stampa
- i documenti iconografici -ad oggi identificati- relativi a progetti attribuiti o attribuibili a Morelli conservati in biblioteca e fra le carte dell'Archivio storico Comunale, dove, grazie a un lavoro di ricerca, sono stati individuati sette disegni, inediti o che in passato non sono stati ricondotti all'architetto imolese. Si è inoltre recentemente scoperto che sette disegni, non identificati, e due lastre (presumibilmente quelle raffiguranti la facciata di San Cassiano e il prospetto della villa all'Orto Vaina) sono state depositate presso la Biblioteca comunale di Imola nel 1902 dalla bolognese Gaetana Morelli, pronipote di Cosimo Morelli.
Oltre a progetti e disegni, si è ritenuto inoltre di dare conto inoltre della cospicua documentazione fotografica degli edifici morelliani, in buona parte risalente alla campagna fotografica realizzata in occasione del volume del 1977 e della mostra realizzata nel 1982 dagli Istituti culturali imolesi dal titolo Cosimo Morelli : architettura e decorazione tra barocco e neoclassico

La documentazione iconografica (disegni, stampe e fotografie), è stata catalogata e resa disponibile nel catalogo on line Imago

Il repertorio è in corso di aggiornamento.


Luoghi morelliani a Imola