Francesco Pasotti (Imola, 3 aprile 1786-Genova, 14 giugno 1872) combatté al servizio del Regno d'Italia e partecipò alle campagne di Russia, Francia e Spagna. Fuggito Napoleone dall'isola d'Elba il Pasotti lo raggiunse in Francia e solo dopo la sconfitta di Waterloo rientrò a Imola, dove fu a capo del movimento carbonaro locale. Dopo i moti del 1821 fu costretto all'esilio a Ferrara. Nel 1825 fu tra gli imputati del processo Rivarola, processo politico che prende il nome dal cardinale Agostino Rivarola sotto la cui direzione esso si svolse. Il Pasotti, condannato a 15 anni, rimase in carcere per 4 anni poi fu graziato. Nel 1831 fu comandante della guardia mobile nazionale di Imola e nominato capo di stato maggiore dell'armata nazionale si recò nelle Marche e in Umbria. Dopo la capitolazione di Ancona fu costretto all'esilio in Francia, dove, a Marsiglia, conobbe Giuseppe Mazzini e diventò membro dell'appena fondata Giovine Italia. Ebbe rapporti diretti con i Napoleonidi, con la regina Ortensia e con Luigi Bonaparte (poi Napoleone III) e con importanti patrioti. In seguito all'amnistia il Pasotti poté rientrare a Imola. Nel 1848 capitanò il Battaglione degli studenti in territorio lombardo, ma fu costretto alla ritirata a causa della sconfitta di Custoza. Entrò nelle file dell'esercito piemontese e vi rimase sino a quando non fu messo a riposo nel 1851. Si ritirò così a Nizza e nel 1860, allorchè Nizza passò alla Francia, si trasferì a Genova, dove morì nel 1872.

Fondi archivistici

  1. Carte di Francesco Pasotti, fasc. 1 (1872): lettere e documenti riguardante l'eredità di Francesco Pasotti.
    Provenienza: dono di Bona e Donatello Gigliucci di Fermo, 1968.
    Strumenti di ricerca
    Fondi archivistici e documentari raccolti nel Museo del Risorgimento di Imola. Inventario, a cura di Paola Mita, 1995, p. 72-73.
    Carte per la Patria nel Museo del Risorgimento di Imola, a cura di Paola Mita, Imola, Biblioteca comunale di Imola-Editrice La Mandragora, 2012.
    Consulta on line l'inventario.
  • Documenti relativi a Francesco Pasotti, fasc. 1 (1786-1872).
    Provenienza: dono fratelli Remigio e Maria Mirri, [1924?].
    Strumenti di ricerca
    Inventario manoscritti (la documentazione era conservata fra i fondi manoscritti della Biblioteca comunale di Imola)
  • Manuale teorico pratico di contabilità, reg. 1 [1851-1860], con lettera di Francesco Pasotti del 18 giugno 1860: iIl Pasotti si servì del manuale di contabilità durante la sua permanenza a Nizza (1851-1860) quando ebbe l'incarico di istruire nell'aritmetica il conte Mario Gigliucci, padre del donatore.
    Provenienza: dono di Donatello Gigliucci di Fermo, 1943.
    Strumenti di ricerca
    Inventario manoscritti (la documentazione era conservata fra i fondi manoscritti della Biblioteca comunale di Imola).
  • Altro materiale
    I Musei civici di Imola conservano: un ritratto a olio di Francesco Pasotti (dono Remigio Mirri, 1937); un ritratto a olio di Francesco Pasotti opera del pittore Giovanni Mazzini di Genova (dono Donatello Gigliucci, 1943); una “miniatura del Col.lo F. Pasotti quando era soldato di Napoleone I” (dono di Bona Gigliucci di Fermo, 1966); un orologio a pendolo da tavolo del secolo XIX (dono Bona e Donatello Gigliucci di Fermo, 1968).