Il diario di Elio, il partigiano Sole

Il diario scritto da Elio Gollini dal febbraio 1943 al maggio 1945 include il periodo in cui è maturata in lui una coscienza antagonista al regime fascista, che si è poi concretizzata nella partecipazione attiva alla lotta di liberazione.
Quello espresso dal diario è un punto di vista privilegiato, frutto di un protagonista assoluto della Resistenza imolese.
Da giovane militante, nel marzo 1944 prende in mano la rete di distribuzione della stampa nella zona imolese; nel maggio è redattore del periodico locale clandestino “La comune”; nell’agosto è vice comandante della brigata partigiana Sap Santerno; nell’ottobre e novembre organizza il comando del battaglione Sap montano partecipando a numerose azioni. È membro del comando militare di piazza e addetto al servizio informazioni. Per il Partito comunista è responsabile del Fronte della gioventù imolese e membro del comitato di zona.
Che cosa sia questo importante memoriale lo descrive lui stesso:
“è il diario del periodo cruciale della mia vita, quando, lasciati alle spalle gli anni incerti e angosciosi di una adolescenza maturata in un periodo storico senza prospettive, ho fatto le scelte ideologiche e d’azione che poi hanno condizionato tutto il mio futuro. Sono dunque gli avvenimenti e i pensieri di quei tre anni: 1943-44-45, che per me hanno coinciso con l’età dai 19 ai 21 anni, in cui si dice che un giovane “matura”. In effetti è stato così; una maturazione però drammatica, intensa, incalzata da avvenimenti cui non potevo e non volli sottrarmi”.
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