Ha vent’anni, è bracciante, e al momento di presentarsi alle armi improvvisamente impazzisce. I militari sospettano si tratti di simulazione e lo mandano in osservazione in manicomio. Attestata la “non verificata pazzia” viene riconsegnato al reggimento. Ma appena giunto al fronte, si chiude in un mutismo assoluto, rifiuta la divisa, si mostra irruente e pericoloso, ed è dunque rimandato in manicomio. Qui rifiuta ostinatamente il cibo e viene “sondato”, ossia nutrito artificialmente con la sonda. Infine per lui arriva la riforma. Uscirà “guarito”.


Dalla cartella clinica di Enrico G.

Bim, Archivio Manicomio Lolli