Viaggio alla scoperta della terra con Giuseppe Scarabelli
settembre 2020
1820-2020: percorso didattico per il bicentenario della nascita
Pronti per un viaggio avventuroso alla scoperta della terra? Chi è e che cosa fa il geologo? Come si legge e a cosa serve una carta geologica? Con noi c'è una guida d'eccezione: lo scienziato, geologo e archeologo imolese Giuseppe Scarabelli. Lo conoscete? Ecco qualche dettaglio su di lui.
Giuseppe nasce a Imola il 15 settembre 1820. Pensate, quest'anno compirebbe ben 200 anni! Suo papà si chiama Giovanni ed è un medico. Sua mamma si chiama Elena Gommi Flamini ed è di nobile famiglia.
La passione per lo studio della terra, scrive Giuseppe, gliela trasmette suo padre Giovanni che lo portava spesso a fare passeggiate ed escursioni nel territorio vicino a Imola, insegnandogli a fare la prima cosa che ogni buon geologo deve fare: osservare.
Giuseppe vive e lavora nell'Ottocento e non ha a disposizione i tanti strumenti della tecnologia di oggi, ma possiede un buon occhio che sa osservare e un cervello fino che sa pensare. Queste sono doti che nessuna macchina può sostituire!
Nel nostro percorso alla scoperta della terra ci guida Scarabelli con i documenti utilizzati nella sua attività di geologo, paleontologo e archeologo conservati nel suo Archivio scientifico: appunti, manoscritti, taccuini, disegni, carte e sezioni geologiche, fotografie. Impareremo anche a riconoscere la sua calligrafia: sottile, inclinata a destra e non sempre di immediata lettura.
I documenti originali e importanti per la loro unicità sono stati donati da suo nipote Giovanni Toldo nel 1937 alla Biblioteca comunale di Imola dove sono conservati.
Pronti? Zaino in spalla. Si parte!
Macigno del Monte Forcola, metà sec. XIX
"Macigno del Monte Forcola stato deposto nella terribile alluvione del 27 agosto 1834" (scritto nel cartiglio sopra al masso). "Blocco di granito trasportato dalle acque della Moesa alla distanza di circa mezzo miglio dal monte di cui faceva parte. Si trova presso la strada postale che conduce a S. Bernardino a mezzo miglio sopra la cascata di Bufolora (Svizzera, Canton Ticino)" (scritto a matita sotto al disegno).