Vita da nobili: la famiglia Tozzoni
maggio 2009
La famiglia Tozzoni, di nobile e antica discendenza, si trasferisce a Imola da Bologna nel XV secolo e dalla metà del Cinquencento abita nel palazzo posto nell'attuale via Garibaldi n. 18, dimora della famiglia sino alla metà del Novecento. Nel 1666 Ciro Tozzoni acquisisce il titolo di conte. Grazie a strategie matrimoniali, i Tozzoni intrecciano parentele con importanti famiglie, tra cui i Sassatelli di Imola, i Ferrari di Modena, i Serristori e i Torrigiani di Firenze con cui si assicurano stretti rapporti con i reali Savoia. Numerosi possedimenti terrieri sono alla base della ricchezza e del potere della famiglia. Nel 1978 gli eredi di Sofia Serristori donano al Comune di Imola l'Archivio Tozzoni unitamente al palazzo, in cui ancora oggi è conservato. L'Archivio è consultabile su prenotazione presso la Sala Archivi e Rari della Biblioteca comunale di Imola.
Stemma della famiglia Tozzoni, 1823.
ATI, titolo 9, cartone I.
Il cervo rampante su campo rosso è lo stemma della nobile famiglia Tozzoni di Imola. E' Ciro che nel 1666 acquisisce il titolo di conte.
Albero genealogico di Gian Ciro Tozzoni, 1823.
ATI, titolo 9, cartone I.
Gian Ciro Tozzoni nel 1823 chiede di entrare nell'antico Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro. Per ottenere l'alto riconoscimento presenta una ricca documentazione che attesta la sua nobile ascendenza. L'albero presenta gli ascendenti di Gian Ciro sino ai bisnonni paterni e materni.
"Libro delle nascite de figli del conte Ciro e contessa Samaritana".
ATI, titolo 1, cartone I.
Il 28 dicembre 1858 all'età di 19 anni Samaritana Sassatelli sposa Ciro Tozzoni di un anno più giovane. Nell'arco di 25 anni nascono ben 17 figli. E' proprio Samaritana a lasciare memoria di tutti i figli nel "libro delle nascite", scrivendo le loro date di nascita e i loro nomi.
Francesco Giuseppe Tozzoni, bambino.
ATI, titolo 49, cartone I.
Alle balie erano affidati l'allattamento e la cura dei bambini Tozzoni nei loro primi anni di vita. Generalmente sono i piccoli a seguire le balie nelle loro case. Il rientro in famiglia avviene all'età di due anni e mezzo circa.
"Orario invernale 1866".
ATI, titolo 50, cartone IV, fascicolo 9.
L'istruzione dei giovani Tozzoni avviene in casa con istitutori privati. Le lezioni di leggere e scrivere insieme alle altre attività, dalla pulizia personale alle passeggiata pomeridiana, sono rigorosamente distribuite nell'arco della giornata dalle 8 del mattino alle 8 di sera.
Lettera di Cecilia Tozzoni allo zio Alessandro Tozzoni, datata Massa 31 marzo 1792.
ATI, titolo 31, cartone XIV, fascicolo 48.
L'istruzione delle bambine di casa Tozzoni avviene in istituti religiosi generalmente in Toscana e in Umbria. Come Cecilia che studia nel monastero di Massa e che il 31 marzo 1792 scrive allo zio Alessandro per augurargli una buona Pasqua.
Lettera di Clotilde Tozzoni allo zio Giorgio Barbato Tozzoni, datata Urbino 23 dicembre 1821.
ATI, titolo 34, cartone IV, fascicolo 44.
Clotilde, come Cecilia, studia lontano da casa, a Urbino, dove qualche giorno prima del Natale 1821 scrive, anche a nome della sorella Vittoria, allo zio Giorgio Barbato. Clotilde scrive che lei e la sorella desiderano tanto rivedere la loro madre, segno che raramente ritornavano a casa.
Francesco Giuseppe Tozzoni con la divisa della Scuola della Marineria di Genova, 1873.
ATI, titolo 49, cartone I.
Dopo l'istruzione ricevuta privatamente a casa, Francesco Giuseppe Tozzoni prosegue gli studi alla Scuola della Marineria di Genova. Qui è fotografato con la divisa della scuola all'età di 14 anni.
Pagella di Francesco Giuseppe Tozzoni, allievo della Scuola di Marineria di Genova, 1875.
ATI, titolo 51, cartone I, fascicolo 3.
I voti ottenuti dal giovane Francesco Giuseppe Tozzoni nel giugno del 1875. Un bel 9 in lingua tedesca e in attrezzatura e manovra di vele, come si addice ad un buon uomo di mare, e un discreto voto, 7, in ballo. Su 36 alunni, Francesco Giuseppe è il decimo della sua classe.
"Estratto dei castighi subito dall'allievo sig. Tozzoni Francesco durante il mese di gennaio 1880".
ATI, titolo 51, cartone I, fascicolo 3.
Francesco Giuseppe Tozzoni riceve due punizioni nel gennaio 1880, perchè sorpreso a fumare in luogo proibito il 1 gennaio e perchè detiene tabacco in studio il 16 gennaio. Pane e minestra per tre giorni è la prima punizione, stare in piantone con la carabina durante la ricreazione sempre per tre giorni è la seconda. Due anni dopo, nel 1882, l'ufficiale Francesco Giuseppe è membro dell'equipaggio della corvetta Vettor Pisani e per mare compie un viaggio intorno al mondo che durerà sino al 1885.
"Nota del parafreno e corredo dell'illustrissima signora Orsola Bandini sposa promessa col nobil omo signor conte Giorgio Tozzoni d'Imola".
ATI, titolo 4, cartone IV, fascicolo 25.
Una volta cresciute, le giovani ragazze in età da marito devono sposarsi. La ricerca del futuro sposo non è così facile, numerose trattative falliscono. Sono infatti le famiglie degli sposi che stipulano un vero e proprio contratto di carattere economico. La dote della sposa è un elenco redatto dal notaio, in cui ogni oggetto ha una precisa stima economica. Il documento riporta la prima pagina della dote di Orsola Bandini di Faenza data in sposa nel gennaio 1819 a Giorgio Barbato Tozzoni. Dagli abiti ai guanti, anche colorati, ai fazzoletti, Orsola ha un ricco corredo che comprende anche gioielli e un pianoforte per un valore complessivo di 1490 scudi.