Di facoltosa famiglia industriale lombarda aperta alla modernizzazione e sensibile alle condizioni di vita degli operai, Maria Ponti sposa nel 1874 Pier Desiderio Pasolini, da cui ha due figli Pasolino e Guido. La famiglia Pasolini, documentata dal Duecento a Bologna e residente a Roma, conserva proprietà anche a Imola, in cui dimora nella villa di Montericco, e nel Ravennate.

Di vasta cultura e di orientamento liberale e con frequentazioni culturali e sociali di alto livello, Maria Ponti Pasolini è di animo profondamente sensibile alle condizioni di vita delle famiglie povere in particolare in ambito contadino, e affianca all’indagine scientifica sulle loro effettive condizioni di vita una serie di iniziative benefiche di ampio respiro.

In questo contesto la sua attenzione si concentra sulle donne, alle quali indirizza anche iniziative di carattere formativo e culturale, tra cui l’istituzione di una serie di biblioteche specificatamente realizzate, di cui la prima nel 1897 a Ravenna presso la Biblioteca Classense, la seconda nel 1898 a Bergamo e la terza, nell’anno 1900 a Imola, la Biblioteca storica Andrea Ponti, intitolata al padre della promotrice.

A Roma nel 1898 Maria Ponti Pasolini è tra le fondatrici della Federazione italiana delle opere di attività femminile, nel 1906 è tra le sostenitrici della petizione di Anna Maria Mozzoni per il suffragio femminile, nel 1908 partecipa ai lavori del primo Congresso della donne italiane e ne presiede la sezione Educazione e istruzione.


Da "Il giornale d'Italia", Cesena, Biblioteca Malatestiana

  • Romeo Galli, La contessa Maria Pasolini, in Idem, Articoli vari, s. l., s.n., 1907, p. 105.
    19 00C 007 037;
    19 00C 007 037 BIS;
  • Romeo Galli, La contessa Maria Pasolini, in “Il diario: eco degl’interessi locali”, 39, 1938, n. 4, pp. 1-2.
    19 00E 010 002 1938;
  • Pasolini Ponti Maria, in Enciclopedia biografica e bibliografica italiana, Serie 6: Poetesse e scrittrici, a cura di Maria Bandini Buti, tomo 2: MA-ZU, Roma, Istituto editoriale italiano, 1942, p. 117.
    CONSULTAZ. 920 ENC;
  • Marina Baruzzi, Libri per un pubblico femminile: la Biblioteca storica Ponti tra modello ravennate e "traduzione imolese", in “Memoria e ricerca: rivista di storia contemporanea”, n. 7, 1996, pp. 123-150.
    PERIODICI 00A 050;
  • Federica Balducci, Il progetto di Maria Pasolini Ponti nella realtà imolese, in Idem, Sulle ali littorie: la biblioteca A. Ponti di Imola (1922-1940), relatrice Maria Gioia Tavoni, Bologna, Università degli studi, 1997/98, pp. 23-38.
    15 TESI 035 BALDF;
  • Niccolò Pasolini dall'Onda, Maria Pasolini Ponti, in idem, Ricordi della famiglia Pasolini tra due secoli, 1844-2008, 2. ed. corretta e ampliata, Ravenna, Longo, 2008, pp. 41-64.
    IMOLESI 929.20945 PASODO;
    19 SBN AB00 01362.

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