Moglie di Luigi Paolini, direttore dal 1885 al 1924 della Cassa di risparmio di Imola, Gianna Rainieri fa parte del comitato di signore imolesi che, per estrazione sociale e per formazione culturale, accoglie con entusiasmo l’idea di Maria Ponti Pasolini di istituire anche a Imola una biblioteca rivolta al pubblico femminile sull’esempio di quella aperta presso la Biblioteca Classense di Ravenna nel 1897.

Gianna Rainieri Paolini diviene l’animatrice del progetto e, mantenendo i contatti con la promotrice e coinvolgendo il bibliotecario Romeo Galli, è la protagonista delle prime fasi di vita della Biblioteca storica Andrea Ponti, che inizia l’attività il 4 ottobre 1900.

Insieme al marito profonde energie e risorse nell’assistenza e nella beneficenza cittadine: nel 1904 i coniugi Paolini donano all’ospedale di Imola un gabinetto radiologico, che verrà aggiornato e perfezionato con altri loro lasciti; durante la Grande guerra Gianna Rainieri Paolini è a capo nel Comitato civile di assistenza per le famiglie dei richiamati, inoltre è presidentessa onoraria della Sottosezione di Imola dell’Ufficio notizie militari per terra e per mare.

Tra i numerosi e ricchi lasciti nelle sue volontà testamentarie destina cinquantamila lire a un nuovo istituto assistenziale da erigersi a Imola, la Casa famiglia.


  • Federica Balducci, Il progetto di Maria Pasolini Ponti nella realtà imolese, in Idem, Sulle ali littorie: la biblioteca A. Ponti di Imola (1922-1940), relatrice Maria Gioia Tavoni, Bologna, Università degli studi, 1997/98, pp. 23-38, in particolare pp. 29-30 e nota 108.
    15 TESI 035 BALDF.

Vai a sezione successiva "Eugenia Codronchi Argeli"

Torna a sezione precedente "Maria Ponti Pasolini"