bb. 87, regg. 823, mazzi 24, cartella 1 (1335-1936)

Nel 1275 a Imola il movimento dei Flagellanti costruì un edificio destinato ad accogliere i malati della città e dei sobborghi. Il nucleo originario subì nel 1409 e nel 1488 due processi di unificazione con altri sette ospedali. Dalla fine del XIV secolo il complesso prese il nome di ospedale di “Santa Maria della Scaletta”.  Nel Quattrocento, l'ospedale iniziò a occuparsi anche dell'accoglienza e del mantenimento degli esposti.
A partire dal 1782, grazie all'intervento del vescovo Carlo Bandi, fu realizzata la nuova sede dell'ospedale fuori dalla cinta muraria della città sulla via Emilia in direzione di Bologna (oggi via Amendola). Nel 1801, l'antica sede in piazza Maggiore (attuale piazza Matteotti) venne lasciata e fu inaugurato il nuovo ospedale.
Durante la dominazione napoleonica, il complesso ospedaliero di Imola prese la denominazione di Ospedale civile e venne gestito dalla Congregazione di carità. Nel 1859, nuovamente istituita la Congregazione di carità l'amministrazione dell'ospedale passò alla medesima. Con la legge 3 giugno 1937, le Congregazioni furono soppresse e il loro patrimonio e le loro attribuzioni sono trasferiti agli Enti comunali di assistenza (Eca). Tale legge prevedeva, inoltre, per le istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza con fini diversi dall'assistenza generica, immediata e temporanea, la possibilità di una amministrazione autonoma. In applicazione di detta legge, nel 1938, furono istituiti a Imola sia l'Eca sia l'Amministrazione degli Ospedali e Istituzioni Riunite d'Imola. Quest'ultima amministrava i seguenti enti: l'Ospedale civile, detto Ospedale S. Maria della Scaletta, l'Ospizio Cronici, l'Eredità Fontana, l'Opera pia Istituto di maternità, l'Opera pia Buon pastore, gli Orfanotrofi maschile e femminile.

Fondi archivistici

Archivio Ospedale S. Maria della Scaletta, bb. 87, regg. 823, mazzi 24, cartella 1 (1335-1936): comprende tra gli altri i seguenti nuclei documentari:

  • Carte riordinate da Andreini, bb. 83, regg. 2, cartella 1 (1335-1862): deliberazioni, copialettere, registri contabili, protocolli, carteggio amministrativo.
    Strumenti di ricerca Archivio Ospedale. Carte riordinate da Domenico Andreini. Inv. V/4. Elenco analitico, 1355-1862, a cura di Anna Rustici, 1964-1967 
  • Opera pia Ospedale, bb. 59 (1508-1944)
    Strumenti di ricerca Opera pia Ospedale. Inv. V/5. Inventario analitico, [1508 (in copia)-1944], a cura di Anna Rustici, 1964-1967
  • Servizio religioso, bb.2 (1671-1924)
    Strumenti di ricerca Archivio Ospedale. Servizio religioso. Inv. V/6. Elenco analitico, [1671-1924], a cura di Anna Rustici, 1964-1967

Provenienza: deposito Azienda Unità Sanitaria Locale di Imola, 1984, 1985. 

Strumenti di ricerca

Descrizione topografica sommaria degli archivi degli ospedali e degli enti assistenziali di Imola, a cura di Pierangelo Bellettini, ds., 1985.

Indulgenza concessa alla Società della Beata Vergine Maria, 1455

Nell’indulgenza il vescovo di Imola Gaspare da Bologna deliberava 40 giorni di indulgenza a favore della Società. L’iniziale e il fregio a motivi fogliacei si inseriscono in modo coerente nella produzione padana tra Tardogotico e Rinascimento, e presentano diversi punti di contatto sia con la coeva decorazione libraria emiliana, sia con quella pittorica imolese.
Bim, Archivio dell'Ospedale S. Maria della Scaletta di Imola.