Secondo le fonti fu Pietro Poggiolini, proprietario dell'edificio alla fine del XVIII secolo, a commissionare a Cosimo Morelli il progetto per il rifacimento della facciata, ma non è possibile avere una conferma sull'effettiva realizzazione dell'opera. In questo palazzo visse e morì nel 1905 Giuseppe Scarabelli e successivamente vi abitarono gli eredi della famiglia Toldo.

Fonti manoscritte

Giovanni Nicolò Villa, Pitture della città d'Imola ... , 1794 (Imola, Bim, Mss. Imol. 43), c. 423B, pubblicato in Pitture della città d'Imola ... A cura di Claudia Pedrini. Imola, La mandragora, 2001

Gaetano Giordani, Memorie manoscritte intorno alle vite ed alle opere de' pittori scultori architetti eccetera Raccolte da Gaetano Giordani nell'anno 1826, sec. XIX (Bologna, Biblioteca comunale dell'Archiginnasio, Manoscritto B. 1809), p. 8 di "Memorie intorno alla vita ed alle opere del cavaliere Cosimo Morelli architetto d'Imola"pubblicato in Memorie manoscritte intorno alle vite ed alle opere de' pittori scultori architetti eccetera d'Imola raccolte da Gaetano Giordani nell'anno 1826. A cura di Matteo Bacci e Francesca Grandi. Imola, La mandragora, 2006, p. 131

Opere a stampa

Anna Maria Matteucci, Denna Lenzi, Cosimo Morelli e l'architettura delle legazioni pontificie, Imola, Santerno, University Press, 1977, pp. 272-273

Franco Merlini, Giuseppe Scarabelli: storia di un uomo e di uno scienziato,  Imola, Associazione Giuseppe Scarabelli, 1999, pp. 93-94