Benvenuto svolge la professione di professore o meglio dell’auctorista, cioè del lettore o commentatore di testi classici o altri testi letterari significativi.
La fortuna di Benvenuto è legata in particolar modo al commento della Divina Commedia cui si dedica negli anni trascorsi a Bologna (e di queste letture Stefano Talice da Ricaldone ha trasmesso le recollectae) e successivamente a Ferrara, portando a compimento il lavoro attorno al 1379-1380.

Aspetti caratteristici del Comentum (e di tutta la produzione di Benvenuto) sono, oltre ad un uso del latino vario e vivace, l’interesse per il dato novellistico, per l’aneddoto gustoso, che permette al lettore di calarsi ancora di più nel testo e che, spesso, riferisce affascinanti notizie sul mondo in cui vive, altrimenti inattingibili.

La Biblioteca di Imola non conserva un numero rilevante di codici benvenutiani: sono qui esposti un commento ai primi quattordici canti dell’Inferno, un commento ai Dictorum et factorum memorabilium libri IX di Valerio Massimo (manoscritti databili al XV secolo), e alcuni codici più tardi tra cui una copia del Romuleon, compendio di storia romana dalla distruzione di Troia a Diocleziano, e dell’Augustalis Libellus, una breve rassegna storica delle vite degli imperatori romani. Si conservano inoltre alcune antiche edizioni a stampa.




Dante Alighieri, "Commedia con il commento di Benvenuto da Imola ai primi quattordici canti dell’Inferno"

Ms. cartaceo, sec. XV (Bim, A C.I IV 27)



Benvenuto da Imola, Commento ai detti e ai fatti di Valerio Massimo

Ms. cartaceo, sec. XV (1415)

Il codice fu individuato nel 1851 dal bibliotecario imolese Nicola Fanti che integrò alcune carte mancanti con l’aiuto del lughese Luigi Crisostomo Ferrucci, direttore dal 1857 della Biblioteca Medicea Laurenziana di Firenze. (Bim, Ms. imol. 132)



Dante Alighieri, "Qui comincia la vita e costumi dello excellente poeta vulgari Dante Alighieri di Firenze honore e gloria del idioma fiorentino. Scripto e composto per lo famosissimo homo missier Giouani Bocchacio da Certaldo"

Incunabolo, Venezia, Vindelino da Spira, 1477

Il testo dantesco è corredato da un commento volgare qui assegnato a Benvenuto, ma in realtà del bolognese Iacomo della Lana. (Bim, A C.I. G 22)



Francesco Petrarca, "Opera"

Venezia, Simone Bevilacqua, 1503

Contiene il "Bucolicum carmen" con il commento di Benvenuto da Imola. (Bim, A C.I C 12 )





Ludovico Antonio Muratori, "Excerpta historica ex Commentariis manuscriptis Benvenuti de Imola in Comoediam in Ludovico Antonio Muratori", Antiquitates Italicæ Medii Ævi…, 1° volume, pp. 1027-1298

Milano, Stamperia della Società Palatina, 1738 (Bim, 3 C 7 1-6)



Benvenuto da Imola, "Libellus Augustalis"

Ms. cartaceo, sec. XVIII

L’opera è compresa in una miscellanea di autori imolesi. (Bim, A C.I V 9)



Benvenuto da Imola, "Romuleon" (compendio di storia romana)

Ms. cartaceo, sec. XIX (1863)

Copia di mano di Giunio Carbone, coadiutore della Biblioteca Medicea Laurenziana di Firenze.
Al f. 239v, compare la sottoscrizione del direttore della Biblioteca Luigi Crisostomo Ferrucci e l’indicazione che il codice è stato composto collazionando tre diversi manoscritti che tramandano il Romuleon, presenti nella biblioteca fiorentina. (Bim, A C.I IV 28 )




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