bb. 63, regg. 141, fascc. 3

L'Amministrazione dell'eredità Pietro Baroncini ebbe origine dal testamento di Pietro Baroncini (Imola, 1824-1898) del 25 dicembre 1893 e dal codicillo del 29 giugno 1894, entrambi pubblicati con rogito del notaio Luigi Alvisi dell'8 aprile 1898, che lasciò al Comune di Imola tutti i suoi beni con l'obbligo di erogare di trentennio in trentennio una parte della rendita per migliorare "la condizione dell'arte musicale" a Imola, attraverso precise modalità indicate nel testamento stesso.
L'Amministrazione dell'eredità Pietro Baroncini venne eretta a ente morale con regio decreto dell'8 giugno 1942 e mutò la denominazione in Fondazione Pietro Baroncini.
Grazie all'eredità di Pietro Baroncini nel 1926 nacque la Scuola di musica a lui intitolata. La scuola viene chiusa nel maggio 1955. Dal 1979 le rendite dell'eredità furono erogate a favore della Scuola comunale di Educazione musicale Vassura Baroncini. Infatti la scuola, riaperta nel 1979, è gestita dal Comune di Imola e prende il nome anche da don Antonio Vassura che, tramite la nipote Anita Serantoni, donò al Comune la villa in viale Carducci,  sede della scuola sino al 2012.

Fondo archivistico

Archivio Fondazione Pietro Baroncini,  bb. 63, regg. 141, fascc. 3 (1898-1992, con antecedenti del 1809 e dal 1861): atti costitutivi, verbali del Consiglio di amministrazione, carteggio, libri contabili, documentazione relativa alla gestione del patrimonio, documentazione relativa alla scuola di musica. L'Archivio della Fondazione Pietro Baroncini comprende anche la documentazione della preesistente Amministrazione dell'Eredità Pietro Baroncini.

Provenienza: deposito, 2004.

Strumenti di ricerca

Archivio Fondazione Pietro Baroncini di Imola, schedatura, 2014. Consulta l'inventario on line.

Documentazione correlata
La Biblioteca comunale di Imola conserva l'Archivio della Scuola di musica Pietro Baroncini, finanziata con le rendite della Fondazione omonima (Archivio Scuola di musica "Pietro Baroncini" di Imola, pezzi 22, 1926-1955).

Altra documentazione
Insieme all'archivio sono stati depositati inoltre 2 quadri e 1 fotografia (nn. 181-183).