Nel 1862, per volontà del direttore dell'ospedale Luigi Lolli (Riolo Terme, 1819-Imola, 1896), si decide di edificare a Imola un nuovo manicomio al posto dell'Asilo psichiatrico voluto da Cassiano Tozzoli e ormai inadeguato. I lavori di costruzione iniziano nel 1869 e vengono portati a termine nel 1880. La nuova struttura prende il nome di Manicomio centrale. Ben presto viene costruita una succursale, detta dell'Osservanza, operativa dal 1890. Nel 1897 la Congregazione di carità vende il Manicomio centrale alla provincia di Bologna; da quel momento viene chiamato Manicomio provinciale di Bologna in Imola.

Dalla metà dell’800 saranno oltre 37.000 le persone, donne, uomini, bimbi e adolescenti, entrate e dimesse, entrate e mai uscite dai manicomi imolesi: tra questi il poeta Dino Campana che viene ricoverato il 4 settembre del 1906, poco più che ventenne, nel Manicomio provinciale di Bologna in Imola.
Nel dicembre 1996 vengono chiusi i manicomi imolesi, a seguito della legge Basaglia del 1978 che ha riorganizzato l’assistenza psichiatrica.


Fondo librario

Donato alla Biblioteca comunale di Imola dall’Azienda Unità sanitaria locale, il fondo librario dei Manicomi imolesi conta circa 5.900 volumi, provenienti dalle raccolte di carattere medico (che contengono materiali risalenti all’Ottocento), ma anche da quelle riservate ai pazienti ricoverati e gestite da loro stessi e moltissime testate di periodici scientifici.

La catalogazione dei volumi effettuata grazie a un intervento promosso dal Settore Patrimonio culturale della Regione Emilia-Romagna finanziato dalla Legge 18/2000 ha messo in luce una ricca e prestigiosa collezione bibliografica custodita all’interno dei due manicomi, il Manicomio di S. Maria della Scaletta (Osservanza) e il Manicomio provinciale di Bologna in Imola formatasi grazie allo studio e alla cura di medici e psichiatri che si sono succeduti nel corso degli anni a testimonianza del continuo aggiornamento, della partecipazione al dibattito scientifico e delle frequenti relazioni che i medici imolesi intrattengono con gli psichiatri italiani ed europei in quel periodo.

Sono stati identificati quattro nuclei: Osservanza Manicomio (la biblioteca scientifica), Osservanza Malati (i testi a disposizione dei malati), Lolli Ospedale (la biblioteca scientifica) e Comunità Autogestita (i testi dell’Autogestito-Lolli).
Per la particolarità di molti dei documenti presenti si è provveduto a evidenziare i dati di esemplare: ex libris, dediche, presenza di note manoscritte, indicazioni su possessori e provenienza.

I titoli dei volumi e dei periodici sono reperibili nel catalogo on line e sono consultabili soltanto presso la sala archivi e rari.


Fondi archivistici

Presso la biblioteca comunale di Imola sono conservati anche l'Archivio del Manicomio di Santa Maria della Scaletta di Imola e l'Archivio del Manicomio provinciale di Bologna in Imola.